“Rispetto alla libertà di movimento e di insediamento”

BRUXELLES – Al governo francese arriva poi il monito dell’Unione Europea.
“La Francia come ogni altro stato membro deve rispettare le regole” che garantiscono ai cittadini Ue i diritti relativi alla libertà di movimento e di insediamento, afferma il portavoce della titolare del portafoglio alla giustizia e cittadinanza Viviane Reding.


“A questo punto della vicenda, la Commissione segue da vicino e con attenzione la situazione – ha sottolineato il portavoce Matthew Newman – in particolare la commissaria Reding e il commissario Lazslo Andor”.


Spetta però ai singoli stati membri decidere cosa fare “caso per caso”, prendendo in considerazione i singoli ‘dossier’ di ogni cittadino. Se esiste la libertà di movimento e di insediamento, infatti, passati tre mesi un cittadino può restare sul suolo di un altro paese se rispetta una serie di condizioni, tra cui possedere mezzi per il proprio mantenimento e non costituire una minaccia per la sicurezza del paese. Allo stesso tempo, la decisione delle autorità nazionali deve rispettare il principio di proporzionalità, ha ricordato il portavoce.
“Noi sorvegliamo che le regole della direttiva Ue in materia siano rispettate, in particolare la libertà di movimento e di insediamento, e il principio di proporzionalità”, ha aggiunto la portavoce della Commissione Amelia Torres.


Newman ha poi ricordato anche come Bruxelles abbia “sempre sostenuto la necessità dell’integrazione di queste popolazioni” e già “stanziato per il periodo 2007-2013 fondi Ue per un totale di 17,5 miliardi di euro in 12 stati membri per progetti specifici per l’inclusione della popolazione Rom”.