Save the children per l’Italia: “Spesso i minori si sentono criminalizzati e scappano”

ROMA – “Se vogliamo aiutare davvero le vittime di tratta e sfruttamento – afferma il direttore generale di Save the children per l’Italia, Valerio Neri – bisogna garantire un’adeguata presenza di unità di strada che le aggancino e che, guadagnando la loro fiducia, possano offrire una prima assistenza e orientamento. Spesso i minori presi in operazioni di polizia, si sentono criminalizzati e anche per questo scappano dalle strutture protette in cui vengono inseriti”.

“Il dato che emerge dal nostro dossier – precisa Neri – à l’allargamento del bacino di minori sfruttati o potenziali vittime di sfruttamento, mentre la tratta sembra sempre più circoscritta al gruppo delle ragazze nigeriane e dell’est Europa.

Nel caso di minori stranieri non accompagnati parliamo di ragazzi che si lasciano alle spalle situazioni così difficili da essere disposti a tutto pur di non tornare indietro e per questo accettano di prostituirsi, di lavorare in nero nel settore orto-frutticolo e della ristorazione, di spacciare, chiedere l’elemosina, compiere attività illegali”. Fra l’altro, “un significativo numero di quelli che arrivano da soli in Italia non entrano in contatto con le comunità e i servizi sociali, quindi non vengono registrati dal Comitato Minori Stranieri, e rimangono esposti a molti rischi”.