Pakistan, catastrofe alluvioni altri 150mila sfollati nel sud

ISLAMABAD – Non si ferma l’emergenza alluvioni in Pakistan. Altre 150mila persone sono state evacuate ieri dalle loro abitazioni nel sud del Paese a causa dello straripamento del fiume Indus, le cui acque hanno sommerso decine di villaggi nella provincia di Sindh.


Gli sfollati hanno abbandonato le loro case a bordo di auto, furgoni e in molti casi a piedi, portando via con sé tutto quanto riuscivano ad afferrare. Molti di loro hanno trovato rifugio nei campi di accoglienza stabiliti dal governo nella provincia, che hanno accolto nelle ultime settimane circa 600mila rifugiati, ma altre migliaia restano in attesa di accoglienza, acqua e cibo.


Al paese devastato dalle alluvioni, che hanno provocato oltre a centinaia di migliaia di sfollati anche 1500 morti, sono arrivati dalla comunità internazionale promesse di aiuti per oltre 800 milioni di dollari.
Il ministro degli Esteri pachistano, Shah Mehmood Qureshi, ha infatti definito “incoraggiante” la risposta arrivata dall’estero, soprattutto in un momento in cui sia gli Stati Uniti che l’Europa stanno affrontando problemi economici.


Sempre riguardo agli aiuti umanitari, le pressioni Usa hanno avuto il loro peso e il Pakistan, alla fine, ha accettato i cinque milioni di dollari che l’India aveva offerto a sostegno della popolazione colpita dalle peggiori alluvioni degli ultimi ottant’anni. “Posso dirvi che il governo del Pakistan ha deciso di accettare l’offerta indiana” di cinque milioni di dollari in aiuti, ha detto il ministro degli Esteri pachistano a margine di una speciale riunione dell’Assemblea generale dell’Onu di New York dedicata al paese.


Anche il Fondo Monetario Internazionale si sta muvendo per sostenere il Pakistan. L’istituzione finanziaria mondiale si è dichiarata pronta a rivedere il suo budget e il suo piano di aiuti economici al Pakistan, alla luce della catastrofica alluvione.


Già da oggi sono in programma a Washington colloqui con il ministero delle Finanze pakistano Abdul Hafeez Shaikh e altri esponenti del governo di Islamabad.


La visita in Usa offrirà loro anche la possibilità di parlare direttamente con esponenti dell’amministrazione Obama per definire l’aumento degli aiuti americani, annunciato qualche giorno fa da dal segretario del Dipartimento di Stato, Hillary Clinton.