Marcegaglia: “È possibile fare deroghe al contratto”

RIMINI – “Oggi con le nuove leggi, è possibile fare deroghe al contratto nazionale”. E’ questo l’obbiettivo, spiega la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, nel confronto aperto con Fiat.
“Ci siamo dati un obiettivo preciso: definire deroghe perché si possa applicare l’accordo di Pomigliano con deroghe nel quadro del contratto dei metalmeccanici e credo che sia assolutamente possibile farlo”.

L’alternativa, ricorda la leader degli industriali, sarebbe quella “di un contratto ad hoc per l’auto. La trattativa è aperta”, ma Confindustria punta sulla prima soluzione ed ha fiducia sulla possibilità che si possa raggiungere. Emma Marcegaglia lo ha detto al meeting di Rimini, indicando che sono già state fissate le date per portare avanti il confronto con un tavolo con Federmeccanica e sindacati.


‘’Non entreremo neanche oggi in fabbrica ma saremo qui ogni giorno, al turno delle ore 14: ci aspettiamo novita’ positive per domani’’: cosi’ Giovanni Barozzino e Antonio Lamorte hanno detto sulle loro intenzioni in vista del cambio turno allo stabilimento di Melfi (Potenza) della Fiat.
Lamorte, parlando con i giornalisti, ha sottolineato ‘’l’importanza delle dichiarazioni del Ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, sulla necessita’ che le sentenze dei giudici siano rispettate, anche se non piacciono’’.


Con l’autobus, come la maggior parte dei lavoratori del secondo turno, quello che comincia alle ore 14, anche Marco Pignatelli è arrivato a San Nicola di Melfi (Potenza) ai cancelli dello stabilimento Fiat, ma poi non ha varcato i cancelli. Pignatelli ha confermato l’intenzione – annunciata stamani dagli altri due colleghi licenziati e reintegrati, Giovanni Barozzino e Antonio Lamorte – di “presentarmi ogni giorno al cambio del turno, almeno fino a quando sarà possibile”.


L’operaio – che è iscritto alla Fiom ma non ha incarichi sindacali – ha aggiunto che “stamani ho appreso dagli avvocati della presentazione dell’istanza per la definizione delle modalità di attuazione del decreto di reintegro. Speriamo che il giudice si esprima in tempi brevi: credo che – ha concluso – lo farà al massimo entro lunedì o martedì prossimo”.


“E’ indispensabile non far cadere il senso profondo dell’appello del presidente Napolitano sul caso Fiat di Melfi; il richiamo cioé ad un confronto pacato e serio sull’evoluzione delle relazioni industriali nel contesto del mercato globale. In questo richiamo c’é l’esigenza di un dialogo di cui Fiat e sindacati, senza esclusioni o posizioni pregiudiziali, devono trovare la chiave”, dice il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani dopo l’appello venuto dal capo dello Stato sulla vicenda di Melfi. “Credo che la ricerca di una composizione del caso dei tre operai di Melfi che ricevono una retribuzione senza poter lavorare non possa attendere i mesi che inevitabilmente ci separano dalla decisione in sede giurisdizionale, che andrà comunque rispettata”. “Avessimo un governo, potrebbe venirne in questo senso, e nelle forme giuste, un contributo. Nella nostra situazione e nella contingenza estrema che si è creata, credo debba venire adesso dall’azienda una parola di disponibilità e di buona volontà per la ricerca di una soluzione”.


“Quello che ha fatto Fiat è in linea con la legge e con la prassi”. Così la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, commenta il caso dei tre operai a Melfi. “Il vero tema – aggiunge – è l’esigenza di cambiare radicalmente le relazioni industriali”.