Ancora sbarchi Arrestati due scafisti

CATANZARO – Non viaggiano più su vecchi barconi che a stento tengono il mare, ma la vita degli immigrati costretti ad affidarsi ai trafficanti di esseri umani per arrivare nel nostro Paese è ugualmente a rischio.
La conferma è arrivata la notte scorsa, quando un giovane, forse minorenne, probabilmente di nazionalità afghana, è morto durante uno sbarco sulla costa ionica catanzarese dopo un viaggio su un veliero da 250 mila euro insieme ad un’altra cinquantina di disperati in fuga dalla miseria e dalla guerra.


Il ragazzo sarebbe parente di altri due giovani sbarcati nella notte. Già a fine luglio un ventenne afghano era morto ed un altro, di 14-15 anni, risulta ancora disperso, dopo un sbarco sulla costa ionica catanzarese.
Anche in quel caso fu usata un’imbarcazione di valore, un gommone con due potenti motori. Sono stati gli stessi clandestini a raccontare alle forze dell’ordine che un gruppo di loro è stato costretto dagli scafisti a gettarsi in acqua (alcuni sarebbero stati spinti), per raggiungere la riva a nuoto nonostante molti non sappiano nuotare. Alcuni hanno anche riferito di un loro compagno di viaggio buttato a mare dopo che era già morto. Adesso sarà l’autopsia a dover stabilire quali siano state le cause del decesso del ragazzo. Quale che sia la risposta, è certo che si aggrava la posizione dei due scafisti, un ucraino ed un palestinese, arrestati già nel corso della notte dalla guardia di finanza a bordo del veliero.

Dopo lo sbarco sulla costa tra Guardavalle e Santa Caterina dello Ionio, è scattato l’allarme a mare. Tre imbarcazioni sono state fermate, ma su una in particolare, bloccata da un guardacoste della Marina militare di Taranto a 25 miglia al largo di Punta Silo, si sono concentrate le attenzioni degli investigatori.


Il veliero, 16 metri di lunghezza dotato anche di motore entrobordo, è stato raggiunto da un’unità della guardia di finanza che ha provveduto a scortarlo fino al porto di Roccella Ionica (Reggio Calabria), dove i due scafisti sono stati sentiti e poi trasferiti nel carcere di Catanzaro. Gli altri clandestini sbarcati nella notte, 52 uomini di età compresa tra i 16 ed i 24 anni, sono stati rintracciati lungo la costa e portati in una scuola di Guardavalle Marina in attesa di essere trasferiti, domani, in un centro di accoglienza a Bari.,Le loro condizioni sono buone.

A Bari, probabilmente, si incontreranno con il gruppo di 26 loro connazionali rintracciato stamani in Puglia, lungo il litorale meridionale del Salento, nelle vicinanze di Tricase, tra Marina Serra e Tiggiano, dopo essere sbarcati da un gommone di grosse dimensioni.