Amendola: “La tessera è inutile e discriminatoria”

ROMA – Il Principe ora va in tribuna d’onore all’Olimpico. Sono passati vent’anni e Claudio Amendola ha ancora problemi con la curva per quel personaggio del ‘90, il protagonista di ‘Ultrà’, girato da Ricky Tognazzi.
Romano, tifoso della Roma, ‘’abbonato da 40 anni’’, l’attore boccia la tessera del tifoso e difende i gruppi organizzati, ma chiede mano pesante contro i violenti.


‘’La tessera e’ perfettamente inutile – dice Amendola -. Il problema della violenza nel calcio andrebbe risolto inasprendo le pene e soprattutto garantendo la certezza della pena. La tessera penalizza il calcio, chi non va allo stadio per fare incidenti. Vogliono portare i tifosi fuori dagli stadi per favorire le tv’’.


Secondo l’attore, ‘’forse non si vuole imporre la mano dura perche’ sarebbe impopolare. Sono garantista da sempre – prosegue -, ma ci vuole una prima fase repressiva seria, mirata, che non colpisca nel mucchio, come hanno fatto in Inghilterra’’. Il modello inglese, che torna come un miraggio in ogni discorso sull’Italia.
Il punto e’ colpire chi provoca gli incidenti, ‘’che accadono sempre fuori dello stadio, ormai’’, osserva Amendola, senza discriminare i gruppi organizzati. ‘’Capisco la filosofia di chi rifiuta la tessera – dice -, anche se facendo l’abbonamento vieni comunque in qualche modo ‘schedato’’.


Per anni in curva Sud da ragazzo, ultra’ tra gli ultra’, Amendola ormai da tempo siede nel settore vip dell’Olimpico, ‘’per non essere travolto dalle richieste di autografo o dagli insulti’’, ma anche lui incontra difficolta’.