I narcos massacrano 72 migranti cladestini

CITTÀ DEL MESSICO – Non passa giorno senza che la guerra del narcotraffico non mieta nuove vittime. E questa volta le vittime innocenti sono 72 migranti clandestini intercettati dai sicari mentre tentavano di passare la frontiera tra il Messico e gli Stati Uniti.


I 72 corpi trovati nella fossa comune vicino a San Fernando, nello stato di Tamaulipas, sarebbero per la maggior parte ecuadoriani e brasiliani. Un funzionario federale messicano ha fatto sapere che un testimone, che e’ scampato alla strage, ha dichiarato che il gruppo di clandestini e’ stato intercettato da uomini armati che hanno detto di appartenere al cartello de ‘’Los Zetas’’.


I narcos hanno offerto loro di lavorare come sicari e al loro rifiuto li hanno uccisi. L’unico sopravvissuto, ferito da un colpo di arma da fuoco, e’ riuscito a scappare e a raggiungere il posto di frontiera messicano e a chiedere aiuto.


I militari si sono quindi recati sul posto indicato dal testimone e hanno ingaggiato uno scontro a fuoco nel quale ha perso la vita un soldato e tre sicari.


Lo stato di Tamaulipas e’ uno degli Stati messicani piu’ violenti, dominato da due potenti cartelli della droga che si contendono il potere. I militari hanno anche trovato un vero arsenale composto da 21 pistole, 7 fucili, 101 caricatori, e quasi 6.949 cartucce di diverso calibro, quattro giubbotti antiproiettile, giacche mimetiche e quattro camion con falsa immatricolazione camuffati da mezzi del ministero della Difesa.


Sempre a Tamaulipas, che si trova al confine con il Texas, sono stati trovati oggi anche i corpi di otto persone abbandonati in due di sette camion pieni di armi.


Sono 180 mila le armi sequestrate alle bande dei narcos fino a oggi dal 2006, quando e’ iniziata la guerra del governo di Felipe Celderon contro i trafficanti di droga. Tra di esse, ha dichiarato il ministero della Difesa, ci sono armi ‘’sofisticate e micidiali di fabbricazione sudafricana’’.


La guerra contro i narcos, in cui e’ impegnato anche l’esercito argentino, ha mietuto fino a oggi circa 28 mila vittime. Negli ultimi due mesi e mezzo sono state ritrovate altre fosse clandestine dove i narcos nascondono i cadaveri dei loro nemici. Ma uno degli appartenenti a una banda arrestato lo scorso anno, Santiago Meza detto ‘’El Pozolero’’, ha confessato che molti corpi vengono sciolti nell’acido.