Monsignor Bregantini: La Fiat ”nega la dignità del lavoro”

CITTÀ DEL VATICANO – ”L’intervento del presidente Napolitano e’ stato nobilissimo, rapido, incisivo e lucido”. E’ quanto ha detto mons. Giancarlo Maria Bregantini, Arcivescovo di Campobasso-Boiano e Presidente della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, in merito alla vicenda dei tre operai della Fiat di Melfi riammessi al lavoro da una sentenza del tribunale dopo il licenziamento.

Bregantini ha aggiunto: ”L’azienda ha dei compiti e degli obblighi non solo di natura economica ma anche di natura personale”. Per questo non basta, ha spiegato l’arcivescovo, che la Fiat dica ‘gli continuo a dare lo stipendio’. L’azienda, ha detto l’esponente della Cei, ha diversi compiti: ”c’è l’aspetto del mantenimento – ha osservato Bregantini – e questo e’ dato dalla paga. Poi c’è la funzione sociale, cioe’ la responsabilita’ verso la persona e l’ambiente, quindi la dignità di fronte a Dio”.

Alla luce dunque della dottrina sociale della Chiesa, si può dire ”che l’azienda stia compiendo un errore etico e nega i diritti della persona”. ”Non si vede perchè – ha detto l’arcivescovo – la Fiat non debba osservare la decisone del tribunale. E in effetti non la osserva se riduce tutto a una questione di carattere eocnomico-finanziario, negando allo stesso tempo i diritti della persona. Non basta dire: ‘ti pago lo stipendio’, tale comportamento dell’azienda denota, dal punto di vista della dottrina sociale della Chiesa, un errore etico”. ”La sentenza ha dato un’indicazione – ha aggiunto mons. Bregantini – ma la Fiat ha deciso di attuarla in questa modalità minimalista. In tal modo si priva il lavoratore della sua dignità, non basta soddisfare l’aspetto economico, c’ è la dignità della persona”.

In merito alla questione più generale della crisi nel Mezzogiorno, mons. Bregantini ha invitato ”il mondo sindacale ad essere molto saggio” cercando il dialogo e non il conflitto a tutti i costi ed evitando così di ”provocare la perdita di investimenti verso il Sud”. In particolare, ha detto Bregantini ”la Cgil stia attenta, è necessario un dialogo vero”. ”Invochiamo saggezza – ha detto il vescovo – nel mondo sindacale e rispetto della dignità da parte dei datori di lavoro”.

Il Meridione del Paese sta attraversando un momento difficile, ha quindi spiegato mons. Bregantini, ed ”è lasciato sempre più solo da questa pseudo-crisi che sta logorando la politica italiana”. ”È una situazione – ha detto ancora mons. Bregantini – che preoccupa ancora di più il Sud. La crisi infatti avviene su questioni personali e non sulla questione del bene comune, cioe’ il bene della collettivita’ nazionale. Sono concetti che ha spiegato bene Famiglia cristiana”. ”Non si puo’ spaccare il Paese – ha aggiunto ancora il vescovo – su questioni di carattere personale”.