Maroni, immigrazione: “Accordo con la Libia è un modello”

RIMINI – “In tema di immigrazione il governo non solo si è sempre mosso dentro le norme europee, ma l’accordo con la Libia ha notevolmente ridotto gli sbarchi ed è preso come modello in tutta Europa”. Il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha scelto una platea ‘sensibile’ per rivendicare la politica del suo governo in tema di immigrazione.


Fra i giri di vite di Sarkozy che hanno suscitato anche una presa di posizione del Papa e le critiche di Famiglia Cristiana, il Meeting per l’Amicizia tra i Popoli, l’evento di Comunione e Liberazione (CL), ha manifestato un apprezzamento totale, dimostrando, a suon di applausi, di essere più vicino su questi temi alla Lega e al Pdl che non al settimanale dei Paolini, la cui distanza con Cl, dopo le recenti critiche a Berlusconi, è ormai diventata siderale.


Maroni ha partecipato ad un affollato incontro, durante il quale ha illustrato i risultati del Governo. Eliminando del tutto, sul tema, quelle spigolosità verbali di certi suoi compagni di partito che fanno storcere il naso al mondo cattolico. E ha citato Ratzinger nel definire l’immigrazione un “fenomeno complesso” e che come tale va affrontato “con buonsenso e senza farsi condizionare dalle due opposte tifoserie”.
Ha respinto, in particolare, le critiche mosse in nome di quell’Europa che il titolare del Viminale vorrebbe un po’ più impegnata nel governare il fenomeno.


“Sono convinto – ha detto – che le azioni che abbiamo fatto sono nel solco delle norme europee e servono per una migliore convivenza. Continueremo ad andare in questa direzione. C’è una direttiva europea che prevede che i cittadini europei possano stabilirsi negli stati membri se hanno un lavoro, mezzi di sostentamento e un’assicurazione sanitaria e noi vogliamo applicarla con rigore. Il Governo italiano si è mosso e si muoverà sempre nell’ambito delle norme europee: chi dice il contrario o è in malafede o non sa di cosa parla”.


Il pensiero va anche a Famiglia Cristiana, che l’anno scorso criticò pesantemente Maroni sul tema dei respingimenti. Motivo per cui il ministro ha fatto spallucce alla recenti prese di posizione: “mi definirono peggio di Hitler, non erano critiche, ma una serie di insulti”.


Maroni ha parlato anche di integrazione che, a suo avviso, non puo’ che andare di pari passo con la sicurezza. Ed ha iscritto fra i successi suoi e del governo l’accordo con la Libia (di immigrazione si tornerà a parlare lunedi’ nell’incontro fra Berlusconi e Gheddafi).


“E’ un ottimo accordo – ha detto – che ha risolto un’emergenza seria. Negli ultimi dodici mesi gli sbarchi sono stati 3.499, mentre nel periodo precedente furono 29.076. Quelli dalla Libia sono diminuiti da 20.665 a 403. Un risultato che è frutto di questo accordo. I respinti sono stati soltanto 850, anche se pare che le politiche italiane sull’immigrazione siano solo i respingimenti. Questo accordo è stato lodato dalla commissaria europea come modello che dovrebbe utilizzare anche l’Europa”.