Domenica Ghedaffi a Roma con la tenda e 30 cavalieri arabi

ROMA – Accompagnato da una squadriglia di cavalieri arabi e dalla sua inseparabile tenda beduina, Muammar Gheddafi sbarcherà domenica a Roma per i festeggiamenti del secondo anniversario del Trattato di Amicizia tra Italia e Libia.

Ingabbiare lo ‘straripante’ colonnello in un’agenda predefinita appare pressocche’ impossibile, ma stavolta la visita, salvo ‘sorprese’, pare indirizzata verso una maggiore sobrieta’, per non offrire spunti polemici a quanti – non solo dall’opposizione – stanno insistendo da giorni sulle “amicizie pericolose” di Silvio Berlusconi all’estero.

Indicativa, in questo senso, la location individuata per allestire l’ormai famosa tenda: nel giugno del 2009 fu piantata nel bel mezzo dei giardini di Villa Pamphili, stavolta sorgera’ nella residenza dell’ambasciatore Abdulhafed Gaddur, al riparo da occhi indiscreti.

Emblematico anche il ‘teatro’ scelto per le celebrazioni ufficiali, lunedi’ 30, a due anni esatti dalla firma dell’Accordo di Bengasi: la caserma dei Carabinieri ‘Salvo D’Acquisto’ a Tor di Quinto. Sara’ quello il momento-clou della visita, preceduto probabilmente da una puntatina – nel pomeriggio – all’Accademia libica, dove e’ in programma un convegno ed una mostra fotografica sulla storia della Libia con storici ed intellettuali. Davanti al ‘Leader’ e a Berlusconi si esibiranno un gruppo folkloristico libico accompagnato da una trentina di cavalieri arabi, in uno spettacolo equestre che culminera’ con le figure disegnate dal Carosello dei Carabinieri.

Le polemiche attorno all’ “amicizia speciale” tra Berlusconi e Gheddafi (rinfocolate negli ultimi giorni dai finiani) non sono comunque piaciute all’ambasciatore Gaddur: “Dispiace”, ha confidato il diplomatico, che quel legame sia diventato “oggetto di lotta politica”. “Credo che il rapporto tra la Libia e l’Italia sia diventato piu’ grande di tutto quello che si scrive e si dice…”.

E anche i mal di pancia della Lega sulla crescente partecipazione di soggetti libici in Unicredit sono, secondo Tripoli, ingiustificati. “Noi – ha chiarito Gaddur – abbiamo degli strumenti e delle societa’ che investono in tutto il mondo: la Lybian Investments Authority (Lia), la Lybian Arab Foreign Investments (Lafico), la Banca centrale. E con l’Italia abbiamo ormai un ottimo rapporto”.

Al di la’ delle polemiche, comunque, prosegue il boom degli affari tra Roma e Tripoli, e non solo per petrolio e gas, settori guida degli investimenti italiani.

In questi giorni si sta riunendo la commissione paritaria italo-libico per dare il via libera al progetto di autostrada costiera (1700 chilometri) che le aziende italiane dovranno costruire in Libia con la gran parte dei 5 miliardi di dollari di ‘risarcimenti’ previsti dal Trattato: si sono presentate 21 societa’ (Impregilo in testa) ed entro il 30 ottobre l’appalto sara’ assegnato. Il barometro dei rapporti, insomma, continua a segnare sereno stabile.

La foto della stretta di mano sul passaporto


TRIPOLI – Sui nuovi passaporti libici comparirà la foto del premier Silvio Berlusconi e del colonnello Muammar Gheddafi mentre si stringono la mano dopo la firma dello storico Trattato di Amicizia italo-libico del 30 agosto 2008 a Bengasi.


A confermarlo è stato l’ambasciatore di Tripoli a Roma Abdulhafed Gaddur. In una delle pagine del nuovo passaporto libico, corredate da immagini diverse, sara’ riportata in filigrana quella dei due leader che si stringono le mani, ha spiegato il diplomatico. ‘’Abbiamo chiesto di recente l’autorizzazione al premier e lui ce l’ha data. Nei prossimi mesi, il nuovo passaporto sara’ in circolazione’’, ha assicurato Gaddur.