Kim Jong Il a Pechino con l’erede designato

Il leader della Corea del Nord Kim Jong-il è in visita in Cina insieme al figlio, destinato apparentemente a
succedergli alla guida del regime comunista, dicono fonti del governo sudcoreano. La visita cade a circa unmese da una delle rare riunioni del Partito dei lavoratori (Wpk), che di solito certifica le più importanti decisioni politiche assunte dal regime nordcoreano.

Per alcuni analisti il prossimo meeting servirà in particolare a ufficializzare la successione al potere di Kim Jong-un, figlio di Kim Jong-il. “KimJong-il sta viaggiando attraverso la Cina in treno,ma non sappiamo se il figlio lo stia accompagnando”, spiega
una fonte presidenziale.Una fonte del ministero degli Esteri sudcoreano ha detto che ci sono prove che i due Kim siano entrambi in Cina. Kim, che governa col pugno di ferro e grazie anche al culto della personalità, viaggia raramente all’estero. Ma in questo caso sarebbe il suo secondo viaggio dalmaggio scorso in
Cina, paese da cui dipende la debole economia nordcoreana. Quando viaggia, lo fa sempre su un treno privato, e si pensa che abbia il terrore di volare.

Da tempo si ipotizza che le sue condizioni di salute
non siano buone, dopo un presunto ictus nel 2008, e per alcuni analisti potrebbe aver fretta di sancire la successione garantendo il potere della dinastia familiare che ha governato la Corea del Nord sin dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Cai Jian, un esperto di Corea presso l’Università Fudan di Shanghai
esprime però scetticismo sul presunto viaggio: “La Corea del Nord non ha bisogno della benedizione o dell’approvazione del progetto di successione, ma Kim potrebbe pensare comunque di informare la Cina”. “La Cina ha chiarito di essere molto preoccupata sul mantenimento della stabilità e di contatti stretti con la
Corea del Nord. Ma questa cosa non riguarda la ricerca dell’accordo con la Cina, quanto l’informare la Cina (dei piano di Kim)”.

La presunta visita avverrebbe all’indomani dell’arrivo a Pyongyang dell’ex presidente Usa Jimmy Carter per ottenere il rilascio di un cittadino americano incarcerato per essere penetrato
illegalmente nel paese asiatico. Dal marzo scorso, quando una nave della marina sudcoreana è stata affondata da un siluro – azione che i sudcoreani attribuiscono ai nordcoreani, che però negano
– la tensione nel la penisola è molto alta. L’affondamento della nave ha anche provocato la decisione Usa di
nuove sanzioni contro la Corea del Nord. Pyongyang vorrebbe tornare intanto ai negoziati a sei sul proprio programma nucleare in cambio di massicci aiuti e della fine dell’isolamento internazionale. E proprio per favori re il ritorno ai negoziati, dopo due anni di stallo, la Cina manda oggi un suo inviato in Corea del Sud. Ma Washington e Seoul vogliono che prima i nordcoreani si assumano la responsabilità dell’affondamento
della nave.