Milan show davanti a Ibra

MILANO – Lo spettacolo è servito anche senza l’ultimo protagonista: il Milan saluta l’arrivo di Zlatan Ibrahimovic demolendo il Lecce con tre gol nella prima mezz’ora di gioco e il poker al 90’ di Inzaghi, oltre a una serie di giocate di grande classe. La squadra di Allegri si diverte e fa divertire Silvio Berlusconi, tornato allo stadio e salutato dai tifosi rossoneri con toni ben diversi da quelli usati nel giorno del raduno, quando era stato pesantemente contestato: l’acquisto del campione svedese ha dato un’altro umore al popolo milanista che ora pensa in grande e si gode un tridente d’attacco che sembra non avere uguali al mondo.


La partita contro il Lecce serve a Pato e Ronaldinho per chiarire con che tipo di giocatori avrà a che fare lo svedese. Il primo segna una doppietta, il secondo dà ampia dimostrazione del suo talento calcistico, muovendosi come ai bei tempi e correndo come Allegri gli ha chiesto fin dal primo giorno a Milanello.

Di certo, la squadra di De Canio fa di tutto per rendere piacevole la serata al popolo rossonero, giocando con un’assenza assoluta di cattiveria agonistica che rende la partita poco più di un’esibizione. In questo contesto, il povero Rosati fa il possibile per limitare un passivo che poteva essere tennistico già dopo il primo tempo e De Canio dovrà capire in fretta come mai i suoi giocatori non ci abbiano messo neanche un po’ di aggressività per fermare Pirlo e compagni. Allegri, invece, può essere più che soddisfatto di una partita che già al 16’ Pato sblocca con un grande diagonale dalla destra. Thiago Silva al 23’ segna il secondo gol risolvendo una mischia davanti al portiere leccese e al 28’ Pato chiude la partita sfruttando un assist di Ronaldinho, con qualche protesta da parte dei leccesi perché l’azione va avanti nonostante Vives sia a terra dopo un contrasto con Pirlo. De Canio ne ha abbastanza dell’imprensentabile Giuliatto e inserisce Chevanton al 32’ ma il passaggio al 4-4-2 del Lecce cambia poco l’inerzia della partita. Mentre Ronaldinho prosegue il suo show di dribbling e rabone, la mezza rovesciata di Ambrosini alta di un soffio va ad aggiungersi alla lunga lista delle palle gol create dai rossoneri in 45’ di puro divertimento. I giocatori del Lecce restano assolutamente a guardare, lasciando la pessima impressione di non volerci neanche provare a dare un senso alla loro serata.


La ripresa è una sorta di allenamento e ma ci pensa Pippo Inzaghi a ravvivarla: entrato al posto di Borriello, il palo gli nega il gol al 19’ ma al 45’ la sua girata di destro firma il poker rossonero. Del Lecce, a parte un paio di tentativi di Chevanton, nessuna traccia ed è ancora Rosati a salvare più volte la sua porta sui tiri di Pirlo, anche lui fra i migliori in campo. Il Milan fa quanto basta, insomma, per salutare nel modo migliore Ibrahimovic. E per riprendersi il ruolo naturale di squadra davvero candidata per lo scudetto.

IL TABELLINO


MILAN 4- LECCE 0


MILAN (4-3-3): Abbiati 6, Bonera 6, Nesta 6, Thiago Silva 6.5, Antonini 6, Ambrosini 6.5 (26’ st Gattuso 6), Pirlo 7, Seedorf 6, Pato 7.5 (31’ st Boateng sv), Borriello 6 (16’ st Inzaghi 7), Ronaldinho 7.5. (1 Amelia, 20 Abate, 15 Papastathopoulos, 90 Oduamadi). All.: Allegri 6.5.


LECCE (4-4-1-1): Rosati 7, Donati 5.5, Ferrario 4.5, Sini 5, Giuliatto 4 (32’ pt Chevanton 6, 44’ st Brivio sv), Mesbah 5.5, Vives 5.5, Giacomazzi 5, Munari 5 (9’ st Piatti 5), Grossmuller 5, Corvia 5. (81 Benassi, 4 Gustavo, 6 Reginiussen, 91 Bertolacci). All.: De Canio 5.


Arbitro: Peruzzo di Schio 6.


Reti: nel pt 16’ e 28’ Pato, 23’ Thiago Silva; nel st 45’ Inzaghi. Angoli: 6-3 per il Milan. Recupero: 2’ e 3’. Ammoniti: Grossmuller per gioco falloso. Spettatori: 37.177