Bersani: “Il nuovo Ulivo non sarà un’ammucchiata”

Il nuovo Ulivo “è il contrario dell’ammucchiata. E non vedo come Berlusconi possa dare lezioni a noi, quando sta cercando di governare con gente che si insulta dal mattino alla sera”. Lo dice il segretario Pd, Pierluigi
Bersani, in un forum su Repubblica.it e aggiunge: “Siamo partiti di governo provvisoriamente all’opposizione e questa volta, chi stringe il patto di governo deve stare al governo. Questa proposta supera definitivamente
la logica dell’Unione. È una cosa che si deve costruire e ognuno dovrà assumersi le sue responsabilità. Io ho fiducia che questa cosa possa essere fatta”.

Per quanto riguarda le primarie di coalizione, su questo
fronte da parte del Pd non c’è nessuna retromarcia, dice Bersani, che spiega: “Non chiediamo le elezioni ma non ne abbiamo paura. In ogni caso se ci si arriva le elezioni anticipate dovranno avere un padre e una
madre: Berlusconi e la sua crisi. Ha fatto tutto lui e ha fallito. Quindi, non cadiamo in tranelli e quando sarà il momento abbiamo uno statuto che dice: il Pd propone primarie di coalizione.. Naturalmente, bisogna
fare la coalizione, avere un progetto per l’Italia. Non mettiamo il carro davanti ai buoi mentre la destra è in crisi. Ci metteremmo in un film dissociato dalla realtà del momento. Ora dobbiamo pensare al progetto
e alla proposta politica, poi quando arriva il momento… D’altronde le abbiamo inventate noi le primarie”. Quanto alla presenza di più candidati del Pd, Bersani non la esclude, ma chiarisce: “Si può perfino
arrivare a più candidati del Pd, ma su questo decide il partito, devono essere prese decisioni politiche”. L’altro problema è poi quello della legge elettorale stessa.

“Oggi il problema non è la formula, ma trovare una
‘circonferenza’ sufficiente di forze politiche che dica: ‘questo sistema che abbiamo non va bene’. Dopo la ragionevolezza porterà a un sistema che non mette in discussione il bipolarismo, ma che ci eviti i rischi del plebiscito”. “L’assetto sostanzialmente bipolare va interpretato per evitare che col 35% si posso fare tutto, fino al Quirinale. Il sistema va reso flessibile, non fino alla frantumazione, ma per dare elementi di respiro al bipolarismo”. Certo il grande centro, “la grande balena” non verrà fuori e “non ci si potrà esimere dal dire con chisi sta. Si può valutare il modello tedesco o il mattarellum. L’assemblea nazionale del Pd ha fissato
alcuni paletti, approfondiremo”.