Sciame sismico, chiusi i cantieri della ricostruzione

L’AQUILA – La terra è tornata a tremare nel territorio tra L’Aquila e Rieti. Le scosse sono state avvertite dalla popolazione che si è riversata in strada.


La prima, alle ore 5 di ieri, è stata di magnitudo 3.4 e ha interessato, in particolare, i Comuni di Borbona (Rieti), Citta’ Reale (Rieti) Cagnano Amiterno (L’Aquila) e Montereale (L’Aquila). La seconda scossa c’è stata alle 9.12 con magnitudo 3.6. I Comuni prossimi all’epicentro sono stati Borbona, Cagnano Amiterno e Montereale. Altre scosse minori alle 13.45 di magnitudo di 2.3 e, alle 14:06, di 3,3 sempre nel distretto sismico dei Monti Reatini.


Lo sciamme sismico ha portato il Servizio Emergenza Sisma e Ricostruzione del Comune dell’Aquila ad emettere un ordine di servizio per sospendere per 48 ore e quindi fino a tutto il 2 settembre prossimo l’attività dei cantieri nel centro storico e nelle frazioni dove si stavano effettuando interventi di messa in sicurezza.


La decisione è stata suggerita dalla Prefettura dell’Aquila al Comune che ha immediatamente inviato la nota alle aziende in azione sul territorio comunale, il più colpito dal sisma. Nel documento si ordina “la chiusura delle attività di cantiere fino al 2 settembre compreso: l’accesso nei cantieri è interdetto sia alle maestranze che ai tecnici della messa in sicurezza”.


Il Comune dell’Aquila e quelli del cratere, intanto, hanno reso noti i dati sulla popolazione assistita che ogni anno i Comuni predispongono per la popolazione residente, forniscono un quadro completo di quella che è la situazione dei cittadini dell’Aquila e dei comuni del cratere, colpiti dal terremoto. Complessivamente gli assistiti sono 55.903. Nel Comune dell’Aquila 47.760: 25.738 persone sono beneficiarie del contributo di autonoma sistemazione, 18.636 alloggiate tra Progetto C.A.S.E., MAP e affitto, 2.882 persone in strutture ricettive e 504 nelle caserme a L’Aquila.