“Mi sia data la maggioranza e modifichiamo la legge elettorale”

TORINO – ‘’Con Berlusconi e’ difficile cambiare il processo breve’’ ma ‘’il vero problema e’ la norma transitoria’’: il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, lo ha detto oggi dal palco della festa nazionale del partito a Torino, dove e’ giunto questo pomeriggio per partecipare a un dibattito.

Il processo breve e’ uno dei nodi da sciogliere nella delicata partita fra Pdl e finiani, ma per il segretario sembra assai difficle che il partito di Berlusconi e i seguaci di Fini stiano andando verso un accordo: ‘’per adesso e’ una cosa ipotetica. Il vero problema – ha spiegato – e’ quello della norma transitoria’’ inserita nel testo del ddl approvato al Senato, che applica la norma anche ai processi in corso introducendo una sorta di amnistia in grado di portare alla prescrizione di moltissimi procedimenti.

Bersani ha toccato nel suo intervento tutti i principali temi caldi di questi giorni. Ha parlato della legge elettorale, dicendo che il ministro Roberto Calderoli ‘’non ne azzecca una’’ quando afferma che non si riuscira’ a trovare una maggioranza in Parlamento per cambiarla.
‘’Mi si dia una maggioranza disposta a cambiare questa legge – ha affermato – e poi la legge nuova si fa, non ci sono problemi. Ma ci vuole una maggioranza disposta a cambiare, e non solo a parole’’. Calderoli, ha detto ancora Bersani, ‘’ha fatto una legge e poi ha detto che era una porcata. Vedremo nelle prossime settimane, ma credo che andare a votare con l’attuale legge sarebbe un disastro’’.
E ancora, Bersani ha parlato di lavoro, occupazione e scuola. Ha sottolineato come la visita romana di Gheddafi abbia portato all’Italia ‘’momenti di umiliazione’’, e ha detto che i dati sulla disoccupazione giovanile diffusi oggi ‘’sono degni di un paese del Maghreb’’. Lavoro e scuola, ha rimarcato, saranno le priorita’ dell’agenda nella prossime settimane.

Obiettivo, ‘’far cancellare la riforma Gelmini’’ che ha comportato ‘’il piu’ grande licenziamento di massa della storia italiana’’, per ridare speranza a migliaia di insegnanti precari, alcuni dei quali questa sera hanno invaso pacificamente il palco del dibattito. Le ultime parole torinesi del segretario pidiessino sono state per loro: ‘’vi garantisco tutto l’impegno possibile – ha detto – e vi invito a presentarvi con i vostri striscioni a qualunque appuntamento del nostro partito’’.