Mons. Marchetto lascia il Consiglio dei migranti

Il segretario del Pontificio Consiglio per i migranti e gli itineranti, arcivescovo Agostino Marchetto, ha rassegnato le sue dimissioni dalla carica, dimissioni immediatamente accolte da papa Benedetto
XVI. Lo ha confermato la sala stampa vaticana. Mons. Marchetto, protagonista di numerose prese di posizione sul tema dell’immigrazione, in qualità di ex nunzio ha usufruito – secondo quanto conferma
la sala stampa della Santa Sede – della possibilità di andare in pensione a 70 anni. L’intenzione dell’arcivescovo è di continuare a dedicarsi ai suoi studi, in particolare dedicati alla storia del Concilio
Vaticano II.

Mons. Marchetto aveva presentato da qualche tempo le sue dimissioni in previsione del compimento dei 70 anni di età. L’accettazione da parte del Papa è avvenuta proprio in quella scadenza,
cioè il 28 agosto scorso. L’arcivescovo non è quindi più segretario del Pontificio Consiglio presieduto da monsignor Antonio Maria Vegliò, anche se la nomina di un successore non è ancora stata decisa. Ieri,
tra l’altro, mons.

Marchetto avrebbe dovuto pronunciare un discorso a Bogotà, in Colombia, al secondo Forum internazionale su “Migrazione e pace”, al quale però non è più intervenuto. In numerose occasioni Marchetto aveva fatto sentire la sua voce sulle politiche dell’immigrazione condotte dai governi europei.
Avevano fatto molto discutere le sue prese di posizione sulla politica italiana dei respingimenti di clandestini nel Mediterraneo e, proprio negli ultimi giorni, le critiche al governo francese per le espulsioni di
comunità rom, da lui giudicate illegittime sulla base delle norme europee.