Unione e reti studenti: “Gelmini vive nelle favole”

ROMA – Le associazioni degli studenti inviano forti critiche alle dichiarazioni del ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, rilasciate durante la conferenza stampa di ieri a Palazzo Chigi: Rete degli studenti ed Unione degli studenti ritengono il quadro descritto dal responsabile del Miur lontano dalla realtà.

“Anche a noi studenti piacerebbe vivere nelle favole – dice Sofia Sabatino, portavoce della Rete – ma purtroppo viviamo nella realtà”. La rappresentante dell’associazione studentesca ritiene che tutti vorrebbero “una scuola perfetta, fatta di rigore merito, qualità, investimenti e chi più ne ha più ne metta. Purtroppo la situazione che fra poche settimane si paleserà davanti agli occhi di noi studenti è nettamente diversa”.
Le critiche degli studenti si soffermano anche sulle nuove superiori:
“Questa riforma è veramente epocale, nel senso che mai è stato messo in campo un attacco così grave al sistema scolastico, nascondendolo così bene fra cifre irreali, demagogia e operazioni di finto merito, come la bocciatura con 50 assenze o l’investimento sui tecnici, che in realtà sono gli istituti più colpiti dalla riforma visto i tagli di ore fin dal primo anno e l’azzeramento delle ore di laboratorio”.

Sabatino dice che la situazione è ormai “insostenibile: per questo che la Rete degli studenti, fin dal primo giorno di scuola, partirà con mobilitazioni e proteste nelle scuole, per difendere una scuola che non accettiamo venga distrutta”.

All’Unione degli studenti non è piaciuto, in particolare, l’atteggiamento assunto dal ministro nei confronti dei supplenti in sciopero della fame ormai da diversi giorni:
“‘Adesso non li incontro, ma sono disposta al confronto e non alla polemica’. Così si pone il ministro con l’intento di dare un impatto positivo all’inizio dell’anno. Tuttavia ricordiamo che i precari della scuola, oggi protestano per le abominevoli politiche di tagli che porteranno all’esclusione di 150mila lavoratori e lavoratrici della scuola pubblica”.

L’Uds si sofferma sul nuovo limite di 50 giorni di assenza annui e su commento del
ministro (‘Il governo continua nella sua politica di rigore’): “crediamo debba essere sovvertita e rimessa in discussione dalla base, che non sta portando ad alcun miglioramento la scuola pubblica di questo paese”.
L’associazione è anche contraria alla volontà di mantenimento dei test per l’ingresso alle facoltà a numero chiuso: “il ministro rimane favorevole – sostiene l’Uds – senza alcuna volontà diretta a considerare il diritto universale di scegliere liberamente il proprio percorso di studi. Pare così, che anche questo anno scolastico parta con un impatto più che negativo per chi come noi studenti e studentesse – concludono dall’Uds – la scuola la viviamo quotidianamente”.