I grillini contestano Schifani Ira Colle, stop alla gazzarre

TORINO – Fischi e urla contro il presidente del Senato, alla festa nazionale del Pd, a Torino. Protagonisti ‘grillini’ e ‘popolo viola’, una quarantina di persone in tutto, che ha cercato di bloccare il dibattito dal titolo ‘Le istituzioni alla prova’ tra Renato Schifani e Piero Fassino.


“Questo è solo l’inizio”, ha commentato Beppe Grillo; il nostro è “democratico dissenso”, precisano dal movimento 5 stelle. Ma durissima è la condanna del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha definito il blitz una “gazzarra intimidatoria”. Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha telefonato a Schifani, esprimendogli “profondo rammarico e solidarietà per l’indecente gazzarra”.


E solidarietà al presidente del Senato è venuta dal presidente della Camera Gianfranco Fini e da tutte le forze politiche con una appendice polemica che ha visto Pdl e Lega da una parte e democratici e l’Idv dall’altra con uno scambio reciproco di accuse. Il confronto tra Schifani e Fassino, finora unico esponente del centrodestra ospite della festa Pd, a parte il ministro Galan (a Torino martedì scorso), si è comunque svolto, sia pure in un clima di costante tensione.


“Il tentativo di impedire il libero svolgimento di manifestazioni e discorsi politici – ha commentato il Capo dello Stato – è un segno dell’allarmante degenerazione che caratterizza i comportamenti di gruppi sia pur minoritari, incapaci di rispettare il principio del libero e democratico confronto e di riconoscere nel Parlamento e nella stessa magistratura le istituzioni cui è affidata nel sistema democratico ogni chiarificazione e ricerca di verità”.


Una parte di contestatori è riuscita a sistemarsi nella sala dibattiti, intitolata al filosofo Norberto Bobbio, e ha alzato l’agenda rossa del giudice Borsellino, altri hanno manifestato rumorosamente dietro la transenne. Fassino li ha definiti squadristi.
“Quelli che vogliono spingersi troppo a sinistra – ha detto il parlamentare del Pd, che ha cercato più volte di zittire i contestatori – finiscono per diventare ascari della destra, per fare un favore a Berlusconi, come è successo alle ultime Regionali in Piemonte”.


Fini parla di “un’intollerabile contestazione”. Ci vuole il reciproco rispetto per le idee di tutti e soprattutto per le istituzioni. Il rispetto delle istituzioni è l’abc della politica”.
Il governatore del Piemonte Roberto Cota vede un’analogia con la serata in cui Berlusconi fu colpito con una miniatura del Duomo.


Controcorrente l’Idv: “Sto con i contestatori, che sono semplicemente difensori della legalità”, ha detto il leader Di Pietro. “Ad essere grave è il silenzio di Schifani e non il fatto che venga contestato – aggiunge il portavoce, Leoluca Orlando – Schifani dovrebbe sentire il dovere morale di correre dai giudici per spiegare la natura di certe presunte frequentazioni con esponenti di Cosa Nostra”.