Tremonti: ”Non c’è emergenza ma sono necessarie riforme”

CERNOBBIO – “Certamente un ministro dello Sviluppo economico serve. Però voglio dire a chi chiede una politica industriale che la programmazione non sempre è lungimirante. Negli anni ’70 furono dichiarati maturi i settori della moda e dell’arredamento, non era una valutazione lungimirante”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, nel suo intervento al workshop Ambrosetti di Cernobbio. Tremonti ha aggiunto che “la politica industriale viene fatta sentendo anche il governo, il Parlamento e tutti i soggetti che possono partecipare alla discussione. Ogni idea in più è benvenuta”.

Il ministro ha poi fatto riferimento alle dichiarazioni del governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, che ha indicato la Germania, Paese che sta sperimentando un forte rimbalzo del pil, come un esempio da seguire. “Non ci vuole un genio che ci dica che dobbiamo fare come la Germania – ha detto Tremonti – Siamo già il secondo Paese europeo nella manifattura, proprio dopo la Germania, e gran parte del nostro pil è fatto da aziende sotto i 100 addetti dove la Germania c’è già. Dire che dobbiamo fare come la Germania è superficiale, è roba da bambini. Ci dicono di non fare come l’Inghilterra, ma noi come l’Inghilterra non abbiamo mai fatto”.

Tremonti ha anche ribadito la necessità di riforme in materia economica. “Su di un giornale ieri ho letto che l’emergenza è finita, su di un altro, oggi, ho letto che l’emergenza continua. Non sono d’accordo con nessuno dei due – ha osservato – Non c’è un’emergenza, c’è però l’esigenza di cambiare e di redigere un programma di riforme”.

Quanto al Mezzogiorno, ”va fatta una regia di concertazione su obiettivi strategici”. “Il Sud è una questione nazionale” ha rilevato, e la politica attuata finora nel Mezzogiorno “oggettivamente non è stata un grande successo”.