Disdetta del contratto della Fiom Tute blu: reagiremo a strappo

ROMA – Le imprese metalmeccaniche disdettano il ‘contratto della Fiom’, l’ultimo sottoscritto unitariamente dalle rappresentanze sindacali e sostituito, nel 2009, da un’accordo separato tra le imprese e le sole organizzazioni di Cisl e Uil.


La decisione, attesa, e’ arrivata in occasione della riunione del direttivo di Federmeccanica che ha anche dato mandato a sue delegazioni di proseguire il lavoro sulle ‘deroghe’ e di avviare anche una discussione per definire norme specifiche per il comparto dell’auto.

“L’accelerazione che abbiamo imposto oggi e’ per tutelare le esigenze delle aziende metalmeccaniche e di un milione di lavoratori che dipendono da esse. Fiat non ha spinto per niente”, spiega il presidente della Federazione delle industrie metalmeccaniche, Pierluigi Ceccardi. Ma certo e’ evidente che cosi’ e’ andato incontro alle esigenze del Lingotto, ben evidenziate dagli interventi di Marchionne.


La linea dura delle industrie viene pero’ accolta come una dichiarazione di guerra dalla Fiom: “Prenderemo tutte le decisioni piu’ opportune” avverte il segretario generale, Maurizio Landini, che parla di una decisione “grave ed irresponsabile”, di “uno strappo alle regole democratiche del nostro paese”.
In cosa si tradurra’ la reazione delle tute blu della Cgil si sapra’ oggi, quando il sindacato riunira’ il proprio Comitato centrale: di certo partiranno iniziative legali e di mobilitazione. “L’epoca delle parole e’ finita, adesso si deve passare ai fatti con il massimo del rigore e dell’ intransigenza nella mobilitazione”, sostiene uno degli esponenti dell’ala piu’ dura della Fiom, Giorgio Cremaschi.


DISDETTA. La scelta di disdire il contratto del 2008 e’ stata presa da Federmeccanica in via “cautelativa, allo scopo di garantire la migliore tutela delle aziende” anche “a fronte delle minacciate azioni giudiziarie Fiom relative all’applicazione dell’ accordo”. La Fiom sostiene infatti che fara’ valere il vecchio contratto anche per via legale. Federmeccanica conferma invece la validita’ dell’accordo del 15 ottobre 2009, firmato solo con Fim, Uilm e Fismic.


RAPPRESENTANZA E RELAZIONI INDUSTRIALI. Federmeccanica inoltre ritiene “urgente” una nuova regolamentazione della rappresentanza sindacale. “Necessario”, inoltre, e’ un adeguamento delle relazioni industriali alla domanda di maggiore “flessibilita’ che proviene dalle imprese per consentire loro una migliore tenuta rispetto all’urto della competizione globale”.