Sindaco di Pollica ucciso dalla Camorra, la moglie: ”Non sia dimenticato”

POLLICA – ”Angelo ha fatto delle cose straordinarie, ora spero che non sia dimenticato e che il lavoro che ha fatto per imporre la legalita’ venga portato avanti”. Questo l’appello che Angela, la moglie di Angelo Vassallo il sindaco di Pollica barbaramente assassinato, ha confidato ad alcuni amici che si sono recati in visita da lei stamattina.

Casa Vassallo, infatti, e’ un via vai di amici e parenti desiderosi di esprimere la propria vicinanza alla famiglia del sindaco di Pollica. ”E’ una famiglia distrutta – riferisce un amico di famiglia – e che si chiede il perche’ di tanta ferocia nell’esecuzione”.

L’auspicio di Angela Vassallo, e del fratello del sindaco, Claudio, e’ che quanto fatto dal loro congiunto per imporre la legalita’ a Pollica non sia disperso e anzi la sua opera portata avanti. I funerali di Vassallo, dopo l’autopsia che verra’ effettuata domani, dovrebbero tenersi giovedi’ mattina. Stasera, intanto, dopo la fiaccolata a Pollica si ritroveranno i 100 sindaci del Parco del Cilento assieme ad una rappresentanza dell’Anci.

”Due, tre giorni prima di essere ammazzato mio fratello mi aveva detto che esponenti delle forze dell’ordine erano in combutta con personaggi poco raccomandabili” rivela Claudio Vassallo, fratello del sindaco di Pollica.

”Ci sono delle lettere scritte – ha aggiunto il fratello della vittima – sia al comando provinciale che a quello generale di Roma senza nessuna risposta. Lo hanno lasciato solo e abbandonato”.

Quanto al possibile movente all’origine dell’efferato omicidio, Claudio Vassallo indica due piste: ”penso o a interessi sul porto oppure a certi problemi di droga che ci sono stati ad Acciaroli questa estate per i quali mio fratello aveva chiesto aiuto alle forze dell’ordine e non glielo hanno dato”.


VICESINDACO, QUI CAMORRA NON E’ MAI ARRIVATA – ”Smettetela di parlare di camorra, qui non e’ mai arrivata”. E’ l’appello rivolto alla stampa dal vice sindaco di Pollica (Salerno), Stefano Pisani che ridimensiona a una delle ipotesi possibili la matrice camorristica dell’agguato che ha determinato la morte di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica. ”Questa non e’ terra di camorra, la criminalita’ qui non ha mai avviato i suoi affari. Certo eravamo preoccupati che questo potesse accadere. Ma diciamo a tutti che anche senza Angelo combatteremo il malaffare a Pollica piu’ di prima”. Pisani ha confermato che ad agosto in piu’ di una circostanza il sindaco Vassallo aveva affrontato, all’interno di alcuni locali pubblici e in altri posti un po’ piu’ isolati del paese, alcuni spacciatori e che aveva segnalato la cosa alle forze dell’ordine chiedendo maggiore impegno in termini di sicurezza. Pisani, infine, ha detto di non aver mai sentito parlare Vassallo di possibili collusioni tra esponenti delle forze dell’ordine e personaggi della malavita.

INCHIESTA PASSA ALLA DDA DI SALERNO – L’inchiesta sull’omicidio del sindaco di Pollica (Salerno), Angelo
Vassallo, passa alla Dda di Salerno. ”Ci sono elementi che suggeriscono un coinvolgimento della Dda. E’ stata una decisione congiunta”, e’ quanto ha dichiarato il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania, Giancarlo Grippo, alla sua uscita dal Palazzo di giustizia di Salerno, dove si e’ tenuto un vertice tra investigatori e magistrati inquirenti.

AMICO, SI ERA ESPOSTO CON SPACCIATORI DROGA – Poche settimane fa, dopo ferragosto, il sindaco di Pollica Angelo Vassallo, si era esposto in prima persona in un azione di contrasto nei confronti di alcuni spacciatori di droga che stavano cercando di conquistare la piazza di Acciaroli per lo spaccio di cocaina e hashish. A rilevare la circostanza oggi e’ il consigliere comunale e amico di Vassallo, Domenico Palladino, che ricorda anche come il sindaco si sentisse lasciato solo dalle forze dell’ordine in questa azione di contrasto alla criminalita’. ”Li aveva minacciati di denunciarli – ricorda Palladino – se li avesse rivisti all’opera e intimo’ loro di lasciare il paese e tornarsene da dove erano venuti. Si tratta di personaggi che vengono da fuori ed e’ impensabile che i carabinieri di qua non li abbiano mai fermati e Vassallo si’. E’ ora – conclude Palladino – che ci sia un ricambio ai vertici del locale comando dei Carabinieri come dallo stesso Vassallo richiesto per anni”.

UN PESCATORE PALADINO DELL’AMBIENTE – Angelo Vassallo sposato e padre di due figli, in passato e’ stato anche Consigliere provinciale di Salerno. Nel Cilento era conosciuto come il ”sindaco-pescatore” per la sua attivita’ principale. Vassallo da sempre aveva improntato la sua azione politica a difesa dell’ambiente. Era iscritto al Partito democratico anche se negli ultimi tempi aveva assunto una posizione abbastanza critica nei confronti della sinistra.

Proprio il mese scorso aveva rilasciato una intervista esprimendo apprezzamento per il decisionismo della Lega, lamentando troppa lentezza nella risoluzione dei problemi del Mezzogiorno. Vassallo e’ stato piu’ volte sindaco di Pollica nel cui territorio ricade la spiaggia di Acciaroli, rinomata per le sue acque limpide (e’ segnalata con cinque vele nella Guida Blu di Legambiente) e polo di attrazione di migliaia di turisti italiani e stranieri.