La settimana della Sardegna ha monopolizzato Shanghai

La settimana della Sardegna all’Expo Shanghai ha riscosso un successo inaspettato. L’iniziativa promossa dalla Regione, coordinata dall’assessorato del Turismo, ha trovato spazio in alcune tra le principali testate giornalistiche. Lo “Shanghai Daily”, il primo quotidiano della metropoli cinese con oltre 200 mila copie al giorno, ha pubblicato una pagina intera sul programma della Regione Sardegna, mentre il China Daily, il principale quotidiano cinese in lingua inglese, ha dedicato mezza pagina. Un altro quotidiano in lingua cinese, XinMin Evening News, con la straordinaria diffusione di 1 milione di copie, ha titolato: “Essence of life at the Sardinia Region opening ceremony”.

Le immagini dell’Isola hanno stregato il foltissimo pubblico cinese che ha partecipato alla cerimonia di apertura della settimana sarda all’esposizione universale. A farla da padrone i gruppi di Mamuthones e Issohadores di Mamoiada e il gruppo “Villanova” di Cagliari. Ospiti d’eccezione della cerimonia, il presidente dell’Ufficio del Turismo della municipalità di Shanghai, Dao Shu Ming e il console italiano a Shanghai, Massimo Roscigno. Presente alle iniziative sarde anche il governatore del Distretto di Lu Wan, Jiang Xiao Long, autorità che rappresenta 140 milioni di cittadini. Oggi a Cagliari gli assessori del Turismo e dell’Ambiente, Sebastiano Sannitu e Giuliano Uras, hanno presentato i risultati dell’iniziativa alla stampa.

“Non è una novità che la Cina stia diventando il mercato più importante al mondo per qualunque partner commerciale”, ha spiegato Sannitu, “tanto più può essere un interlocutore privilegiato per i nostri produttori, in particolare nei settori dell’agroalimentare e dell’artigianato. Riteniamo che nell’immediato futuro questo Paese possa generare anche flussi turistici molto significativi. Per queste ragioni l’azione dell’assessorato, che ha sostenuto fortemente diverse iniziative di promozione in Cina, è più che mai giustificata”. L’assessore dell’Ambiente ha guidato la delegazione sarda all’evento cinese: “La partecipazione della Regione all’Expo Shanghai è stata un’opportunità per valorizzare e far conoscere la nostra isola nel mercato globale.

È intendimento della Regione portare avanti attraverso adeguate azioni di sostegno tutte le iniziative economiche e culturali che possano rivelarsi competitive nel grande mercato orientale. Siamo altresì persuasi che non si debba disperdere il patrimonio di conoscenze e l’apprezzamento ricevuto durante la nostra presenza all’esposizione universale”. Dal 23 al 29 agosto diverse le iniziative promosse dalla Sardegna in occasione dell’Expo. Nel padiglione Italia si sono susseguiti spettacoli folkloristici, degustazioni di vini e prodotti tipici, sfilate di moda, nonché incontri riservati agli operatori, seminari su “ICT & life sciences biotechnologies” a cura di Polaris e diverse iniziative legate al progetto promosso
dall’assessorato del Turismo, “Rose Wedding”, e organizzato da Confcommercio e Confturismo nord Sardegna. Si tratta di una campagna di promozione della Sardegna a Shanghai partita lo scorso anno che, oltre ad azioni di comunicazione su diversi mezzi previste sino a dicembre prossimo, ha visto lo
svolgimento nell’isola del viaggio di nozze di coppie cinesi celebri, documentato da tv della Repubblica Popolare, e andato in onda nell’ambito di un noto reality seguito nel Paese orientale da 160milioni di telespettatori.

La presenza della Regioneall’Expo dunque è servita anche a dare continuità alle azioni già impostate. La Regione, presente all’interno del padiglione Italia con uno spazio di 190 metri quadrati,
ha proposto un allestimento molto innovativo che riprendeva il tema centrale dell’Expo, “Better city,
better life”. Il concetto centrale del grande evento cinese si sposa alla perfezione con la strategia di comunicazione lanciata quest’anno dall’assessorato del Turismo sui temi della qualità della vita: “In Sardegna si vive di più e meglio”. All’interno del tema generale la regione si pone come un luogo di interazione tra le aree urbane e la campagna. La città non aggredisce la natura. Al contrario è capace di preservarla e di carpirne quegli elementi che migliorano la vita delle persone in un’ottica ecosostenibile. All’Expo, che chiuderà il prossimo 31 ottobre, prendono parte almeno 260 nazioni e si prevede l’afflusso di 70 milioni
di visitatori.