“Parlamentari del Pdl prostitute” Sulla Napoli si scatena la bufera

ROMA – “Non escludo che senatrici o deputate siano state elette dopo essersi prostituite”. Parole, queste, pronunciate dalla deputata di Fli in commissione Antimafia Angela Napoli che hanno innescato una polemica culminata con il richiamo di Fini e con le scuse ufficiali.

Intervistata durante la trasmissione on line ‘KlausCondicio’, la Napoli nel rispondere a una domanda del conduttore Klaus Davi che le chiedeva un parere sulla legge elettorale, aveva concluso dicendo che non avrebbe escluso la ‘delicata’ questione, quella di alcune colleghe che sarebbero state elette dopo essersi prostituite. E nel primo pomeriggio di ieri, dopo le forti critiche espresse dalle colleghe in Parlamento e dal presidente della Camera Gianfranco Fini, sono arrivate le scuse ufficiali: “Trovo sorprendente il lancio dei comunicati diramati, tramite le varie agenzie di stampa, da alcune colleghe parlamentari, rispetto a un passaggio dell’intervista, pubblicata questa mattina su Youtube nel canale ‘KlausCondicio’”.

“L’intervista, che ha spaziato su numerosi argomenti – prosegue – conteneva mie dichiarazioni molto più importanti rispetto a quelle relative all’attuale legge elettorale, dove, tra l’altro, alla domanda del conduttore se ritenevo che alcune colleghe sarebbero state elette dopo essersi prostituite, ho risposto ‘non lo escludo’”.
“Non penso – continua – che con tale affermazione io abbia inteso criminalizzare le colleghe del Parlamento italiano, ne’ ritengo che debbano sentirsi da me oltraggiate coloro, e sono convinta la stragrande maggioranza, che hanno conseguito meritoriamente il seggio parlamentare e, comunque, me ne scuso. Ritengo – conclude – che in questo momento la politica italiana necessiti di un confronto su ben altri ed importanti argomenti e, pertanto, chiudo alle varie ‘provocazioni’ che in queste ore continuano ad essere lanciate”.

In mattinata, apprese le parole della Napoli, era stato il presidente della Camera Gianfranco Fini a richiamarla immediatamente: “Ledere la dignità delle deputate con accuse generalizzate quanto teoriche, e quindi indimostrabili, non può essere consentito ne’ per il rispetto che si deve al Parlamento ne’ per la considerazione che si deve avere per tante donne che, al pari dei colleghi di genere maschile, fanno politica con passione e disinteresse”. “Mi auguro che l’onorevole Angela Napoli – sottolinea Fini -, proprio perché a pieno titolo rappresenta da anni questo di genere di impegno politico, ammetta la gravità delle sue parole e se ne scusi”.

Era stata particolarmente dura anche Alessandra Mussolini del Pdl: “Trovo vergognosa la dichiarazione di Angela Napoli. Queste parole offendono le deputate di tutte i gruppi parlamentari e chiedo la convocazione immediata dell’ufficio di presidenza della Camera dei deputati per prendere i provvedimenti del caso’’.
Di attacco “squallido e infamante che nulla ha a che fare con la politica ma tutto con l’astioso e rancoroso modus operandi che hanno messo in scena i finiani negli ultimi mesi” ha parlato Beatrice Lorenzin del Pdl, mentre Barbara Saltamartini, deputata del Pdl e responsabile Pari opportunità dice di provare “vergogna” per le affermazioni di Angela Napoli: “Parole di una gravità inaudita, che squalificano pesantemente chi le ha pronunciate. E’ aberrante che lo scontro con i finiani stia portando, giorno dopo giorno, ad un fuoco di fila meschino e volgare contro le nostre donne, a nome delle quali esprimo il più profondo sdegno. Così come è tristemente ridicolo che la collega lanci accuse di questa risma solo per sponsorizzare la modifica della legge elettorale, un provvedimento, peraltro, da lei stessa votato tranquillamente durante lo scorso governo Berlusconi”.

Una caduta di stile, invece, secondo Roberta Angelilli, vicepresidente del Parlamento europeo e membro della direzione nazionale del Pdl. “Mi sorprende e mi addolora questa caduta di stile di Napoli, persona che stimo per il suo impegno e serietà politica. Ma evidentemente, purtroppo, si è creato un clima di scontro, dove non ci sono più limiti e regole”.

“Sono mesi – continua – ormai che le persone di buon senso assitono ad una degenerazione del confronto politico sulla base di calunnie, offese e volgarità. Non a caso qualche giorno fa avevo accolto l’invito di Flavia Perina a non utilizzare Elisabetta Tulliani come tiro al bersaglio di insulti personali utilizzati a fini politici”. “Spero che questo sia l’ultimo episodio di un escalation di provocazioni a cui non avrei mai voluto assistere”, conclude Angelilli.

‘’Prostituirsi per fare carriera in politica? Ci sono tanti modi per farlo e la maggior parte di essi non c’entra niente con il sesso e con le donne. E ci sono tanti modi per denunciarlo senza violare la dignità delle donne elette in parlamento. Angela Napoli è caduta nella trappola di Klaus Davi che dà visibilità alla sua trasmissione confondendo abitualmente i temi della sessualità e della politica’’. Così la deputata del Fli Flavia Perina, direttore del Secolo d’Italia, commenta le affermazione di Angela Napoli secondo cui le donne spesso si sono prostituite prima di essere elette in Parlamento. ‘’E’ la prima volta che intervengo sulle dichiarazioni-choc settimanalmente messe in circolo da questo funambolo dell’informazione – aggiunge la Perina – che trasforma il serio dibattito sulla selezione della classe dirigente in avanspettacolo. Ma oggi è necessario, a tutela del buon nome della politica, delle istituzioni e non solo delle donne. Sappiamo tutti che il sistema elettorale consente di promuovere in Parlamento praticamente chiunque e di usare la carica pubblica come ricompensa per favori di ogni genere. Proprio per questo tanti, a cominciare da Futuro e Libertà, ne chiedono la modifica. E inviterei Davi ad approfondire il tema dei ‘prostituti’: quelli che magari barattano un seggio con la genuflessione al padrone di turno’’.

EUROPEE 2009

Le showgirls a lezione di politica dal premier

ROMA – Venticinque ragazze con un passato nel mondo della tv e dello spettacolo. Queste alcune potenziali eurodeputate del Pdl che, con giovani parlamentari, hanno frequentato il ‘corso di formazione politica’ in vista delle scorse elezioni europee del 6 – 7 giugno 2009. L’aula era nella sede del Pdl a Roma; gli insegnanti il ministro degli Esteri Franco Frattini e il vice presidente dell’Europarlamento Mario Mauro. Gran direttore della ‘scuola in rosa’ il premier Silvio Berlusconi.
Alla lezione ha assistito Eleonora Gaggioli, attrice nella III edizione della fiction ‘Elisa di Rivombrosa’. C’era Camilla Ferranti di ‘Incantesimo’, decima edizione; Angela Sozio, del III Grande Fratello. E Barbara Matera, ‘letteronza’ e nel 2000 giovane concorrente dell’edizione pugliese di Miss Italia, poi annunciatrice per RaiUno dal 2003 al 2007 e attrice in alcune fiction. Berlusconi era intervenuto alla lezioni sottolineando di voler “volti giovani, facce nuove, per rinnovare l’immagine del Pdl e dell’Italia”. Ha pensato al materiale didattico: alle partecipanti è stata fornita una brochure contenente delle schede per consentire la praparazione alle europee. Schede, per esempio, sulla Nato, sulla Bce, sul Fondo Monetario Internazionale e un resoconto sull’operato del governo.
La candidatura alle europee di Matera, presentata assieme a quelle di Sozio, Ferranti e Gaggioli, aveva suscitato la reazione negativa della fondazione FareFuturo, sul cui magazine Sofia Ventura parlava di “una pratica di cooptazione di giovani signore con un background che difficilmente può giustificare la loro presenza in un’assemblea elettiva come la Camera dei deputati o anche in ruoli di maggiore responsabilità”. Questo uso strumentale del corpo femminile, al quale naturalmente le protagoniste si prestano con estrema disinvoltura, denota uno scarso rispetto da un lato per quanti, uomini e donne, hanno conquistato uno spazio con le proprie capacità e il proprio lavoro, dall’altro per le istituzioni e per la sovranità popolare che le legittima”. Nessuna valorizzazione, insomma, semmai un uso spregiudicato del “corpo delle donne”. A fronte di numeri che fotografano una presenza femminile in politica ancorata a livelli minimi, la risposta del Cavaliere sembrava “rilanciare uno stereotipo femminile mortificante, accuratamente coltivato dalla nostra televisione e drammaticamente diseducativo per le nuove generazioni”.
Nella circoscrizione Sud in cui si è presentata Barbara Matera ha raccolto 130.490 preferenze, seconda solo a Silvio Berlusconi. Attualmene ricopre i seguenti incarichi presso il Parlamento Europeo: Vicepresidente Commissione per i diritti della donna e l’uguaglianza di genere, Membro Commissione per i bilanci, Delegazione alla commissione parlamentare mista UE-Turchia, Membro sostituto Commissione per lo sviluppo regionale, Delegazione per le relazioni con il Parlamento panafricano.
Questa, poi, sarà la prescelta per presentarsi come candidata del Pdl a Strasburgo.

I PRECEDENTI

Contini: nel Pdl si fa carriera con tacchi a spillo e minigonna

ROMA – Lo scorso agosto, una lite in rosa si era scatenata fra finiani e berlusconiani. Barbara Contini, senatrice eletta con il Pdl poi passata armi e bagagli sotto le insegne di Futuro e Libertà, aveva infatti accusato il Pdl di non annoverare nei propri ranghi ‘donne in gamba’. Anzi, aveva aggiunto la neo esponente Fli, nel Pdl ci sono donne capaci di far carriera armate di “tacchi a spillo e minigonna”.

Sdegnata la difesa delle dirette interessate. “I tacchi a spillo – replicò la Santanchè – logorano chi non ce li ha”. Per il ministro Giorgia Meloni erano stati “attacchi ingiusti”, per la Lorenzin solo una “caricatura”.
Appoggio invece dal Pd: “La reazione di alcune parlamentari è un bell’esempio di fedeltà assoluta al capo-padrone”, aveva detto Rosa Villecco Calipari, vicepresidente dei deputati democratici.