Il Chievo schianta il Genoa e vola al primo posto

GENOVA – Lo stupore finale di Enrico Preziosi, che dopo la vittoria di Udine sperava di essere in testa al campionato vincendo contro il Chievo e pensava, al peggio, a un pareggio, fotografa la grande sorpresa della seconda giornata: è la bella e battagliera squadra del presidente Campedelli e del tecnico Pioli a stare con merito sul tetto della Serie A con la vittoria per 3-1 al Ferraris. Tutta sola dopo due giornate anche grazie ai tonfi delle grandi.


Ieri al Ferraris i veneti hanno rifilato una netta sconfitta al Genoa, che partiva favorito dai pronostici dopo il sontuoso mercato e la importante vittoria di Udine. Ha iniziato bene la squadra di Gasperini, che è andata in vantaggio con un bel gol dell’esordiente Destro dopo sei minuti e ha sfiorato più volte il 2-0. Poi si è persa, ha accusato stanchezza e ha lasciato l’iniziativa al Chievo.


Anche i cambi di Gasperini, di solito vincenti, hanno lasciato tutti perplessi, a partire dal suo presidente. A spingere i veneti al primo posto sono state le giocate di Moscardelli, che ha segnato il gol del pareggio sul finire del primo tempo (grazie alla sfortunata deviazione di Dainelli), la percussione di Marcolini che ha seguito un contropiede fino alla fine insaccando di testa per il 2-1 e la solita vena battagliera di Pellissier, bravo a rubare palla a Veloso e a mettere al sicuro il risultato a quindici minuti dal termine.
La compattezza dei reparti, le parate di Sorrentino (che in estate è stato a un soffio dal Genoa) e la velocità di Luciano, sono le altre armi con cui gli uomini di Pioli hanno schiantato un Grifone per molti tratti irriconoscibile.


La squadra di Gasperini, che ha lasciato in panchina il talento Veloso facendo giocare a centrocampo i fedeli Rossi e Milanetto, più lenti e meno brillanti degli avversari forse anche a causa del caldo, riflette ora sugli errori in fase di conclusione (mancava Toni ma Destro si è mosso bene) e su diverse cose da registrare in difesa dove Kaladze ha avuto alcune pause preoccupanti.


Il cambio di Ranocchia che ha stupito Preziosi doveva servire a lanciare Kharja dietro le punte ma il bilancio è negativo perché dopo l’uscita del difensore sono arrivati i due gol della vittoria veneta. La reazione del Genoa è stata spenta da una decisiva parata di Sorrentino su Criscito e da altri interventi provvidenziali dei compagni in area di rigore. La foto della sconfitta genoana é l’errore finale di Veloso, che incespica sulla palla appena entrato in campo e regala palla a Pellissier. Quella del trionfo del Chievo è il tiro potente dell’attaccante che piega le mani di Eduardo e vola in vetta al campionato.