Gelmini: “L’anno scolastico partirà regolarmente”

ROMA – La Rete ha organizzato una protesta folcloristica: i manifestanti, davanti alle scuole, indossando caschetti gialli da lavoro, “per proteggersi la testa dalle macerie che la Gelmini e Tremonti hanno causato”. E per ricostruire “pezzo a pezzo” la scuola la Rete ha iniziato da Venezia (liceo Foscarini), Torino (via Bligny e corso Dante), Roma (liceo Tasso e liceo Montessori), Frosinone (liceo classico Turriziani) Perugia (piazzale Anna Frank), Grosseto (istituto agrario Leopoldo II di Lorena).

GELMINI, NON RICORDO AVVIO ANNO SENZA PROTESTE – ”Non ricordo un anno scolastico che non sia stato accompagnato da una serie di polemiche e proteste”. Cosi’ il ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini ha risposto ai cronisti che le chiedevano un commento sulle proteste dei precari, non ultima quella di ieri allo Stretto di Messina.

”Rispetto – ha detto il ministro che oggi ha inaugurato l’anno nella sezione scuola del Policlinico Gemelli a Roma – tutti coloro che protestano. Credo che questo non sia comunque il primo anno che accade”. Sulla questione dei precari, il ministro ha ribadito di aver gia’ risposto, ”dopo di che – ha aggiunto – voglio sottolineare che quest’anno la scuola mette al centro gli studenti e non gli interessi corporativi. E’ fondamentale il diritto dei ragazzi ad avere una scuola di qualita’ indipendentemente dal loro ceto sociale e dalla regione di appartenenza”.

L’anno scolastico partira’ regolarmente, ha assicurato il ministro Gelmini che ha scelto la sezione scuola del policlinico Gemelli per inviare il suo ‘In bocca al lupo’ a tutti gli studenti che oggi in gran parte d’Italia cominciano le lezioni. ”Proprio ieri – ha spiegato ai cronisti – abbiamo effettuato un controllo con gli uffici scolastici regionali e riteniamo che l’anno scolastico possa essere avviato in maniera regolare. Tutte le immissioni in ruolo sono state fatte cosi’ come le supplenze sono state assegnate. Per quanto riguarda i precari – ha aggiunto – sono stati siglati gli accordi con le Regioni. Il lavoro oneroso che si compie tra fine agosto e i primi di settembre – ha concluso – e’ stato completato nel migliore dei modi”.

”Il governo ha predisposto questa riforma ma la sfida deve essere raccolta innanzitutto dagli insegnanti perche’ a loro tocca l’onere di applicarla e di collaborare per rendere la scuola davvero un’istituzione eccellente”. E’ il messaggio che il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini manda agli insegnanti in occasione dell’apertura dell’anno scolastico e riferendosi all’avvio della riforma delle scuole superiori . ”Occorre restituire a questa realta’ che credo sia uno degli elementi unificanti del paese – ha concluso il ministro – la giusta considerazione e il giusto valore. Oggi la sfida e’ degli insegnanti”.

”Con l’avvio del nuovo anno scolastico – ha ricordato il ministro – entra finalmente in vigore la riforma delle superiori, grazie alla quale moltissimi studenti potranno usufruire dei nuovi licei, della nuova istruzione tecnica all’insegna di piu’ inglese, piu’ istruzione in lingua straniera, piu’ attenzione anche alla matematica per fare in modo che il diploma non sia solo un pezzo di carta ma un titolo spendibile sul mercato del lavoro.
Per questo con il ministro Sacconi – ha proseguito il ministro – abbiamo definito un documento intitolato ‘Italia 2020′ che contiene la strategia per abbattere la disoccupazione giovanile e per favorire una maggiore collaborazione tra il sistema della formazione e quello produttivo. L’obiettivo e’ di mettere i ragazzi nelle condizioni di fare scelte consapevoli e di trovare nella scuola un elemento fondamentale per avere uno sbocco lavorativo”.

Finestre riservate agli studenti migliori che si laureeranno e si abiliteranno nei prossimi anni. Intende garantirle il ministro dell’Istruzione che oggi ha ribadito, parlando dei precari, che ci vorranno 7 – 8 anni per assorbirli sulla base dei pensionamenti e delle nuove immissioni in ruolo. ”Pero’ ci tengo a precisare – ha spiegato – che abbiamo lasciato aperte delle finestre riservate agli studenti migliori che si laureeranno e abiliteranno nei prossimi anni perche’ riteniamo che uno spazio occupazionale vada riservato anche ai giovani talenti che vogliono intraprendere la professione dell’insegnante”.

DI PIETRO, GELMINI APRA CONFRONTO – Il ministro Gelmini apra entro questo pomeriggio un tavolo di confronto con i precari. E’ questa la richiesta fatta dall’Idv che da questa mattina ha simbolicamente occupato la scalinata antistante il dicastero di viale Trastevere. All’iniziativa è presente Antonio Di Pietro con alcuni parlamentari. “Siamo qui davanti al ministero dell’Istruzione -ha detto Di Pietro – per ricordare al ministro Gelmini che si deve occupare di scuola, di istruzione e non di mettere sul lastrico decine di migliaia di insegnanti precari senza offrire loro alcun futuro. Vogliamo soprattutto che rimetta sul tavolo gli 8 miliardi che il governo Berlusconi ha rubato alla scuola. I precari debbono essere messi subito in ruolo perché per decine di anni hanno fatto il loro lavoro in modo precario e adesso si ritrovano sposati, con figli e spesso in una situazione di disperazione”.