Le tribù Guaranì cinte d’assedio

SAN PAOLO – “Siamo sicuri che lei vorrà essere ricordato come un buon presidente per questo paese e per l’umanità; non vorrà essere ricordato per il massacro di una tribù. Ma se lei non circoscriverà la nostra terra, sfortunatamente questo è esattamente quello che continuerà ad accaderci”. Queste le parole dei Guaranì in una lettera inviata il mese scorso al presidente Luiz Inacio da Silva Lula. Uomini armati hanno cinto d’assedio il gruppo indigeno un mese fa, tagliando le fonti di cibo, acqua, e assistenza sanitaria. La comunità, nota con il nome di Ypo’i, dovrebbe essere in contatto con un team del Funai, l’agenzia brasiliana per gli affari indigeni, che avrebbe distribuito alcune razioni di cibo, mentre una squadra del ministero sanitrario federale si è rifiutata di entrare per problemi di sicurezza. Survivol International ha scritto alle autorità brasiliane chiedendo un intervento immediato.


“Le persone che non conoscono la drammatica situazione in cui versano i Guarani resterebbero scioccate nel sapere che le autorità restano a osservare una comunità pacifica e indifesa cinta d’assedio in questo modo” ha dichiarato Stephen Corry, direttore generale di Survival.


Per i Guaranì, la terra è origine di ogni forma di vita. Ma il loro territorio è stato completamente invaso e devastato da allevatori e imprenditori agricoli.