I giallorossi cadono anche in Champions

MONACO – Per far ripartire davvero la stagione la Roma dovrà provare con qualcosa di più facile. Troppo duro il campo del Bayern per i giallorossi, che a Monaco incassano la terza sconfitta su quattro partite ufficiali. La crisi ormai si profila chiara. La squadra di Ranieri, pur con molte assenze, non approfitta di un primo tempo confuso dei vice campioni d’Europa e nel secondo passa poche volte la metà campo, schiacciata dal forcing avversario.


La prova era difficile e non è stata superata. Eppure per 45’ era sembrata meno ostica del previsto. Van Gaal dice che il Bayern quest’anno ha ancora più qualità, ma senza Ribery e Robben è una macchina disciplinata e monotona, con sovrapposizioni scolastiche e cambi di gioco a destra e a sinistra per Mueller e Altintop (preferito a Pranjic). Solo il primo riesce un paio di volte a liberarsi, più con la grinta che con la tecnica.

Kroos gioca dietro l’unica punta vera Olic, ma più che galleggiare, tra le linee affoga. La Roma si schiera su due barriere prudenti, con Brighi invece della classe di Menez, e lascia Borriello davanti, ma al 6’ va vicina al gol: Totti libera Cassetti a sinistra, sul cross il centravanti in tuffo incorna, Badstuber respinge con la mano da distanza minima. Pochi minuti e ancora Cassetti rientra sul destro e tira, deviazione e palla vicina al palo.


I bavaresi provano ad aggirare la difesa, ma i cross non trovano nessuno, Klose è in panchina. Gli inserimenti centrali non riescono. La Roma è concentrata. Dopo la mezz’ora i padroni di casa iniziano a tirare da fuori, con risultati modesti. Borriello è in gran forma, scatta, difende palla e aspetta rimorchi che spesso non ci sono o arrivano un po’ tardi. I giallorossi potrebbero rischiare di più, Totti sembra troppo timido nei contrasti e nelle iniziative. Forse è l’eredità dell’influenza. De Rossi sbaglia molto, Pizarro rischia in disimpegno. In compenso Rosi non sembra intimidito dalla Champions League. Al 40’ altra palla gol giallorossa: Rosi crossa da destra, un difensore per anticipare l’elettrico Borriello costringe Butt a un gran intervento d’istinto sul suo palo.


Nella ripresa è un altro match. Van Gaal inverte le fasce tra Mueller e Altintop e il Bayern inizia a fare le stesse cose, ma a velocità doppia. La Roma non esce dal bunker per venti minuti buoni. Il pubblico spinge e si fa dura. Al 55’ ecco finalmente Kroos: spara centrale, Julio Sergio alza sulla traversa in volo. Un minuto ancora e il portiere brasiliano si inventa una parata super su tiro di Mueller da due metri, liberato da un rimpallo. 63’ ancora Kroos, stavolta si libera in dribbling e di sinistro fionda centrale. Van Gaal alza l’attacco mettendo dentro la torre Gomez e il bomber veterano Klose per Altintop e Olic. Kroos spreca di piatto – usa quasi solo quello – un’intuizione di Mueller. Al 76’ si vede Schweinsteiger, che scarica dal limite un destro dei suoi poco sopra la traversa.


Poi prima Klose indirizza di testa sul palo lungo e Julio Sergio si supera ancora con l’aiuto del montante. Un minuto e Mueller sfodera un esterno destro di volo dentro l’area che si insacca dalla parte opposta: ormai così non tira quasi più nessuno, il ragazzo non è uno banale. Si era già capito al mondiale. L’Allianz ancora festeggia quando Borriello aggancia solo davanti a Butt e gli tira addosso: grossa chance sprecata, l’unica del secondo tempo. Esce Mueller con lo stadio in piedi, entra Pranjic. Punizione in area, il vecchio Klose anticipa il portiere e insacca il 2-0. E’ l’82’, la partita è finita. Esce Totti, stavolta non è stato decisivo come dice Van Gaal. Entra Menez, troppo tardi. I tifosi del Bayern festeggiano, prima dell’inizio si erano anche ingraziati i rivali con un mega striscione in italiano contro la tessera del tifoso. Ma le poche centinaia di supporter giallorossi tornano a Roma con brutti presentimenti per la stagione appena iniziata.