Juve, rimonta e doccia fredda

TORINO – Dopo aver realizzato soltanto un punto nelle prime due gare di campionato, la Juventus non va oltre il 3-3 all’esordio in Europa League contro i polacchi del Lech Poznan.
Trafitti due volte da Rudņevs nel primo tempo i bianconeri pareggiano grazie a due reti di Chiellini e trovano il 3-2 con un gran tiro di Del Piero, ma in pieno recupero è ancora Rudņevs a firmare la tripletta che inchioda i bianconeri sul 3-3.


La Juve parte bene ed è subito pericolosa con Krasic che si mette in evidenza al 2’ con un affondo dei suoi: passaggio filtrante per Del Piero che si trova a tu per tu con Kotorowski ma la palla è appena un po’ lunga e il capitano bianconero non aggancia. Al 7’ è ancora Del Piero a impegnare l’estremo difensore polacco con un calcio di punizione centrale ma potente. Il capitano è particolarmente ispirato e due minuti più tardi sfrutta un cross di De Ceglie ed inventa una magia sotto porta, colpisce d’esterno al volo ma Kotorowski si supera e devia in angolo.


I bianconeri sono tutti riversati in avanti ma al 14’ vengono puniti da un contropiede fulmineo, Peszko è lasciato solo in area e Melo lo abbatte. Rudņevs non sbaglia dal dischetto. Doccia gelata per la Juve che accusa il colpo. Il gioco ristagna a centrocampo e sono molti gli errori da entrambe le parti. Al 23’ la Juve prova a rifarsi sotto, Lanzafame lancia Iaquinta in area ma il suo tiro non impensierisce il portiere del Lech.
La ricerca del pareggio è affannosa e non produce buon gioco, al 27’ ancora Lanzafame ha l’occasione di crossare da ottima posizione ma incespica malamente e la palla si perde sul fondo. Al 30’, al termine di un’azione confusa nell’area bianconera, la palla arriva sui piedi del bomber Rudņevs che batte a porta vuota e si concede la doppietta.


Appena prima della fine della prima frazione Del Neri cambia De Ceglie con Motta. L’arbitro russo ha già il fischietto in bocca quando Del Piero scodella una punizione al centro dell’area: prima vera distrazione della difesa del Lech, soprattutto del centrale Arboleda, Chiellini è lì e ne approfitta trafiggendo di testa Kotorowsky.


La Juve riapre il secondo tempo come aveva chiuso il primo. Calcio d’angolo di Del Piero e Chiellini insacca di sinistro al volo. Il computo delle reti è ora ristabilito. I bianconeri appaiono meno nervosi e cercano il vantaggio. Fuori Lanzafame per Pepe: l’allenatore friulano cerca ora di produrre una maggiore spinta sulle fasce, e proprio Krasic penetra da sinistra e impegna seriamente Kotorowski.


La Vecchia Signora ora le prova tutte finché il gol arriva. Ed è un eurogol del capitano, che lascia partire un destro dei suoi da oltre trenta metri. Niente da fare per il portiere polacco. La rimonta è compiuta e adesso l’atteggiamento della Juve è quello di chi vuol dilagare.


Deve però fare attenzione ai capovolgimenti di fronte: all’ 83’ è il solito Rudņevs, ben imbeccato da un cross di Wilk, a impensierire Manninger. Proprio quando il risultato sembra in cassaforte per i bianconeri, è ancora il lettone a gelare l’Olimpico con una prodezza dai 25 metri. Finisce in parità l’esordio nella fase a gironi di una Juve che ha mostrato molte luci in attacco e altrettante ombre in difesa.