I sapori messicani invadono Caracas

CARACAS – La cucina messicana è famosa per i suoi gusti intensi e vari, le decorazioni colorate e la gran varietà di spezie. La gastronomia del paese americano, se si guarda ai sapori e agli ingredienti utilizzati, è una delle più ricche del mondo in proteine, vitamine e minerali. Da oggi anche tutti gli appassionati ‘caraqueños’ potranno degustarla grazie al Festival Gastronómica de México inaugurato dal ristorante JW Marriott Caracas e offerto dal noto chef Israel Cetina.

Dopo dieci giorni, sarà il ristorante Sur a ricevere i commensali per proposte culinarie uniche di Cetina, rinomato per la preparazione dei piatti tradizionali e dell’uso del tipico ‘chili’.
I cibi messicani cambiano da regione a regione a causa delle differenze climatiche, geografiche, etniche e, non ultimo, a seconda della maggiore o minore influenza ispanica.
La zona settentrionale del Messico è nota per la produzione di manzo e di conseguenza si distingue per le pietanze basate su queste carni. La zona meridionale, d’altra parte, è conosciuta per i piatti con verdure piccanti e pollo.

I prodotti del mare vengono preparati in un modo chiamato “stile Veracruz”.
Esistono anche piatti più esotici, cucinati in antico stile Azteco o Maya, con ingredienti piuttosto inusuali quali iguane, serpenti a sonagli, cervi, scimmie ragno e persino qualche tipo di insetto; queste strambe pietanze sono note come comida prehispanica (cibo preispanico) e, per quanto non molto comuni, sono comunque relativamente piuttosto conosciute.

Durante il festival verranno offerti diversi sapori e stili provenienti dalle diverse regioni culinarie del messico. S’inizierà con i succulenti antipasti: Flautas de Pollo, Ceviche Acapulqueño-Campechano (di polipo e calamaro servito con totopitos), Plato Bi-Centenario (due taquitos dorati di pollo, due quesadillas di funghi con formaggio e due sopecitos di patate con chorizo accompagnati da guacamole e salsa messicana), tra gli altri.

Come piatti principali verranno offerti Pollo con Mole Poblano, Sabana di carne con Chilaquiles Rojos e le Enchiladas Suizas “molto messicane”.
Ovviamente il menù non finisce qui. Non mancheranno infatti Flan de Queso y Cajeta, Pastel de Elote con Salsa de Cajeta e la Capirotada.

La storia della ‘cocina mexicana’

Quando i conquistadores spagnoli arrivarono in Messico, trovarono una civiltà molto avanzata e dai costumi culinari molto strani per loro. I banchetti serviti alla corte di Moctezuma erano infatti degni di figurare nei più sontuosi festini offerti dalle corti del vecchio continente.
La dieta del periodo precolombiano era basata sull’ uso del mais che veniva considerato come una pianta sacra. Tortillas, tamales e tanti altri piatti venivano confezionati con la sua farina.

Questa dieta a base di mais veniva integrata con carne soprattutto cacciagione e verdure come pomodori, patate dolci e fagioli. Di questi ultimi ne venivano coltivate diverse qualità e si può senz’altro dire che ai poveri non mancava mai una manciata di fagioli con cui guarnire le tortillas. Il peperoncino era la spezia che dava e cambiava il sapore ad una stessa qualità di cibo. Tuttora vien chiamato il vino dei poveri in quanto permette di scappare dalla monotonia di un regime alimentare fondato sull’uso del mais e dei fagioli.

Gli spagnoli portarono con loro nuovi cibi quali il riso, le cipolle, l’aglio e animali domestici soprattutto maiali e polli ed in un secondo tempo mucche. Da qui un nuovo modo di cucinare, il friggere, e di usare nuovi ingredienti quali il latte e il burro. Ragion per cui le due cucine si mescolarono: i pomodori ed i peperoncini del nuovo continente venivano uniti al riso del vecchio e gli indigeni impararono a friggere la loro carne invece di mangiarla bollita o infilzata in un pezzo di legno.

La cucina messicana dunque ha il merito fra tutte le cucine “creole” di avere conservato ciò che di meglio c’era nella sua cucina adottando gli elementi più interessanti della cucina spagnola.

La crema guacamole

Il più celebre fra gli antipasti messicani è il guacamole, una crema a base di avocado che può essere spalmata su tortillas, nachos e consumata anche a colazione (per chi se la sente di iniziare la giornata con un cibo adeguatamente corretto dal tabasco) o come spuntino. Per preparare una quantità discreta di crema bastano due frutti di media grandezza, a cui vanno tolti i noccioli; dopo averli sbucciati, bisogna schiacciare bene la polpa e aggiungere un trito composto di una piccola cipolla, un pomodoro e del coriandolo fresco. Al composto vanno amalgati circa 60 ml di panna acida, un cucchiaio di succo di limone e del tabasco. Dopo aver mescolato bene, il guacamole è pronto per essere servito.