Pedofilia, Papa in GB: «La Chiesa non ha vigilato abbastanza»

EDIMBURGO – La Chiesa ”non ha vigilato abbastanza” sui preti pedofili, chi ha sbagliato deve subire ”una giusta pena” e va escluso ”da ogni possibilità di accesso ai giovani”. Benedetto XVI, giunto questa mattina intorno alle 11:30 ora italiana, ha subito affrontato sul volo che lo ha condotto a Edimburgo, uno dei temi più spinosi del suo storico viaggio in Gran Bretagna, il primo di un Papa da 28 anni a questa parte.


– Le ”rivelazioni” sullo scandalo degli abusi – ha detto ancora – sono state per me uno shock, sono motivo di grande tristezza perché é difficile da capire come questa perversione del ministero sacerdotale sia stata possibile.


Benedetto XVI è partito da Roma Ciampino alle 8:30, e poco dopo, rispondendo alle domande dei giornalisti presenti a bordo dell’ aereo, ha affermato che sulla vicenda dei preti pedofili ”l’autorità della Chiesa non è stata sufficientemente vigilante, né sufficientemente veloce e decisa nel prendere le misure necessarie”.


– Ora – ha aggiunto – siamo in un momento di penitenza, di umilità e di sincerità, come ho scritto anche ai vescovi dell’Irlanda. Dobbiamo realizzare un tempo di penitenza e di umiltà e dobbiamo rinnovare e reimparare una assoluta sincerità. Il sacerdote nel momento dell’ordinazione – ha detto il Papa -, preparato da anni a questo momento, promette a Cristo di diventare la sua voce, la sua bocca, la sua mano, e di servire con tutta l’esistenza quel buon pastore che ama, aiuta e guida la verità. Come un uomo che ha fatto e detto queste cose possa poi cadere in questa perversione – si è chiesto il pontefice – è difficile da capire.


Il Papa ha ancora detto che gli uomini di chiesa che hanno commesso abusi pedofili devono avere “una giusta pena” e devono essere esclusi “da ogni possibilità di accesso ai giovani”. Ora – ha aggiunto – “la massima priorità sono le vittime”, con le quali potrebbe avere in questi giorni un incontro, lontano però dalle telecamere.


A loro la Chiesa dovrà offrire ”aiuti psicologici e spirituali”, cercando di capire – ha affermato il papa ”come possiamo riparare, che cosa possiamo fare per aiutare queste persone a superare il trauma, a ritrovare la vita, a ritrovare la fiducia nel messaggio di Cristo”.


Arrivato a Edimburgo, Ratzinger è stato accolto dal principe Filippo, che lo ha accompagnato prima al Royal Pavilion e poi al palazzo reale di Holyroodhouse, dove lo attendeva la regina Elisabetta. Dopo una breve cerimonia di benvenuto, il Papa ha avuto un colloquio privato con la regina e il principe consorte. Al termine, incontrerà le autorità e terrà un discorso.