GB: algerini arrestati, volevano assassinare il Papa

LONDRA- Cinque algerini sono stati arrestati nel centro di Londra, in relazione «a una potenziale minaccia contro il Papa». Lo rivela l’emittente televisiva Sky, precisando che agenti della sicurezza armati hanno fatto irruzione in un ufficio del centro di Londra alle prime ore di oggi e che i cinque arrestati sono attualmente sottoposti a interrogatorio. Il programma della visita del Pontefice in Gran Bretagna prosegue, senza che nessuna delle misure di sicurezza predisposte per proteggerlo siano state variate.


Durante il suo secondo giorno di visita in Gran Bretagna, il Pontefice ha incontrato in mattinata a Londra, durante l’incontro per la celebrazione dell’educazione cattolica nel Regno Unito, insegnanti e religiosi presenti al S. Mary’s University College, di Twickenham.


«Il compito dell’insegnante non è solo quello di impartire informazioni o di provvedere ad una preparazione tecnica per portare benefici economici alla società; l’educazione non è e non deve essere mai considerata come puramente utilitaristica. Riguarda piuttosto formare la persona umana, preparare lui o lei a vivere la vita in pienezza, in poche parole riguarda educare alla saggezza. E la vera saggezza è inseparabile dalla conoscenza del Creatore».


«Questa dimensione trascendente dello studio e dell’insegnamento – ha proseguito il Papa – era chiaramente compresa dai monaci che hanno così tanto contribuito alla evangelizzazione di queste isole. Sto pensando – ha detto ancora – ai Benedettini che accompagnarono Sant’Agostino nella sua missione in Inghilterra, ai discepoli di San Columba, che hanno diffuso la fede in Scozia e nell’Inghilterra del Nord, a San Davide e ai suoi compagni nel Galles».


«Poichè la ricerca di Dio – ha detto ancora – richiede un attivo impegno coi mezzi tramite i quali egli si fa conoscere, la sua creazione e la sua parola rivelata, era semplicemente naturale che il monastero dovesse avere una biblioteca ed una scuola».


Rivolgendosi ai «molti religiosi di vita apostolica il cui carisma comprende l’educazione dei giovani», il Papa ha quindi richiamato la figura della Venerabile Mary Ward, «nativa di questa terra, la cui visione pionieristica di vita religiosa apostolica per le donne, ha portato così tanti frutti. Io stesso da giovane ragazzo – ha poi affermato – sono stato educato dalle ‘Dame Inglesi’ e devo loro un profondo debito di gratitudine. Molti di voi appartengono ad ordini dediti all’insegnamento, che hanno portato la luce del Vangelo in terre lontane come parte del grande lavoro missionario della Chiesa ed anche per questo rendo grazie e benedico il Signore».


Benedetto XVI ha quindi posto l’accento sul ruolo dei religiosi nell’educazione, rilevando che questi «hanno un contributo unico da offrire in questo apostolato, che è anzitutto quello di testimoniare con la vita consacrata a Dio e la fedeltà, l’amore a Cristo, il Sommo Maestro».


«Inoltre – ha aggiunto – la presenza dei religiosi nelle scuole cattoliche è un forte richiamo all’ampiamente discusso carattere cattolico, che è necessario permei ogni aspetto della vita scolastica». Il Papa ha poi concluso sottolineando che «la vita di fede deve essere la forza guida alla base di ogni attività nella scuola».


Dopo docenti e religiosi, Benedetto XVI ha incontrato i leader delle altre religioni a Londra nella Waldegrave Drawing Room presso il St.Mary’s University college di Twickenham. In questa occasione, il Pontefice ha riaffermato che nel mondo, affinchè si realizzi il dialogo fra le religioni, è necessario che non vi siano più persecuzioni e ostracismi a causa della fede professata e che vi sia libertà di convertirsi da una religione a un’altra.