Bombe e attentati, Afghanistan al voto

KABUL – Sono cominciate oggi in tutto l’Afghanistan le operazioni di voto per le elezioni legislative che permetteranno di rinnovare la Wolesi Jirga (Camera bassa), un appuntamento però avversato dai talebani che hanno lanciato un appello al boicottaggio. Durante la notte, gli insorti sono passati all’azione lanciando un razzo che ha colpito l’area del quartier generale della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf, sotto comando Nato) nel centro di Kabul, senza fare vittime o danni. Poco dopo, una bomba è esplosa in quartiere a sud della capitale causando un ferito, mentre una salva di razzi, fra tre e cinque, è stata sparata contro una base militare della Nato a Jalalabad, capoluogo della provincia orientale di Nangahar. Inoltre, due membri di un seggio nell’est dell’Afghanistan sono rimasti feriti per lo scoppio di un ordigno. Preoccupato anche per quanto accaduto ieri, quando gli insorti hanno realizzato attacchi e sequestrato persone per convincere la popolazione a boicottare le elezioni, il presidente Hamid Karzai si è recato oggi a votare in una scuola vicino alla sua residenza, auspicando che «gli afghani, uomini e donne, si rechino numerosi alle urne». Il buon esito del processo elettorale odierno è fondamentale per i progetti che il capo dello Stato ha di avanzare sulla strada dell’apertura di una trattativa di riconciliazione con i talebani. Apertesi alle 7 (ora locale), le operazioni di voto si concluderanno alle 16 (ora locale). Circa 2.500 candidati si contendono i 246 seggi della Camera in cui siederanno per legge 68 donne.


Sette membri delle forze di sicurezza afghane (un militare dell’esercito e sei miliziani filo-governativi) sono rimasti uccisi nel nord del Paese, nella provincia di Baghlan, in un attacco dei talebani vicino a un seggio elettorale. Lo ha reso noto il capo della polizia di Baghlan, Abdul Rahman Rahimi. Altre cinque persone sono rimaste ferite. L’attacco è avvenuto vicino a un seggio elettorale e a un edificio della sicurezza adiacente.


Combattimenti sono in corso in due distretti settentrionali della provincia di Herat affidata al controllo dei militari italiani, finora non coinvolti negli scontri, tra insorti che si oppongono al regolare svolgimento del voto e le forze di sicurezza locali. Ad Alizai, nel distretto del Gulran, al confine con l’Iran, circa sessanta persone si sono scontrate con uomini della polizia e dell’esercito che hanno chiesto l’intervento del Regional command west di Herat, il comando regionale della Nato a guida italiana. Sul posto è stata mandata la task force aerea Comanche, vale a dire elicotteri americani con a bordo commandos afgani. Il bilancio dei combattimenti è finora di un morto e 4 feriti tra i militari dell’esercito afgano. Nel Gulran quattro seggi elettorali non sono stati aperti per motivi di sicurezza Nell’adiacente distretto di Kushk-e-Kohnah, anch’esso caratterizzato da una forte presenza di talebani, è stata fatta saltare una moto imbottita di esplosivo nel villaggio di Yoi-Sultan provocando la morte di due cittadini afgani. L’esplosione è avvenuta nei pressi di un seggio, che è stato poi aperto altrove. Sono intervenute le forze di sicurezza afgane e sono cominciati degli scontri con gli insorti. Anche in questo caso è stato chiesto il supporto delle forze di Isaf. Il combattimento è in corso.pomeriggio, ad Herat, la cerimonia funebre: in serata il decollo del velivolo, che farà scalo negli Emirati arabi.Per quanto riguarda l’altro militare ferito nel corso dello stesso blitz, anche lui un parà del 9/o reggimento d’assalto Col Moschi, durante la notte è stato trasferito dall’ospedale da campo di Farah a quello più attrezzato di Dweyer, nell’Helmand. Le sue condizioni vengono definite da fonti militari «stazionarie».