A Ciampino la salma del tenente Alessandro Romani

CIAMPINO – Giunta all’aeroporto militare di Ciampino su un C130 dell’Aeronautica la salma del tenente incursore Alessandro Romani, ucciso venerdi’ scorso in Afghanistan.

Una volta atterrato il C-130 con a bordo la bara del tenente Romani, la tromba ha suonato il Silenzio. Ad portare il feretro a spalla un picchetto di commilitoni del nono reggimento di paracadutisti d’assalto ‘Col Moschin’ reparto di cui faceva parte Romani. A seguire la bara, avvolta nel tricolore, un commilitone con la sciabola militare da ufficiale e il basco amaranto poggiato su un cuscino.

Accanto ai genitori, la madre Elsa Chimotti ed il padre Carlo Romani, e alla compagna del militare ucciso, erano presenti monsignor Pelvi ordinario militare, il capo di stato maggiore dell’Esercito generale Giuseppe Valotto, il ministro della Difesa Ignazio La Russa, il sottosegretario Guido Crosetto, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il presidente della Regione Lazio Renata Polverini, i rappresentanti delle forze speciali dell’Esercito, e l’ex ufficiale dell’Esercito Gianfranco Paglia onorevole del Pdl.

“Sono momenti strazianti per i genitori e per tutti noi. Oggi ci sentiamo genitori e fratelli di Alessandro” ha detto Renata Polverini. “La famiglia, e in particolare il padre, hanno l’assoluta consapevolezza che Alessandro ha svolto da eroe la sua missione -ha proseguito la Polverini- anche nella consapevolezza di poter perdere la vita. Ma perdere una persona, naturalmente, e’ sempre una tragedia”.

Il presidente della Regione Lazio ha poi ricordato che “oggi il papa’ e’ orgoglioso di suo figlio perchè Alessandro era stato congedato. È voluto rientrare ripartendo da un grado inferiore. Alessandro lottava per la democrazia in paesi che sono molto indietro rispetto al nostro. Questa -ha concluso- e’ una morte straziante che ci addolora tutti”.

Alessandro Romani, paracadutista della Folgore, apparteneva al nono reggimento Col Moschin, è stato colpito mentre inseguiva i terroristi. Domani dalle 9 alle 12 sara’ allestita all’ospedale militare del Celio la camera ardente, alle 15.30 nella basilica di Santa Maria degli Angeli si terranno i funerali.

Afghanistan: Livorno, settori stadio fischiano durante minuto silenzio per Romani


LIVORNO – Polemiche a Livorno, dove oggi pomeriggio alcune decine di tifosi, allo stadio per assistere alla partita degli amaranto contro il Portogruaro, hanno fischiato durante il minuto di silenzio per la morte del tenente Alessandro Romani, il para’ del ‘Col Moschin’ ucciso ieri in Afghanistan. Quando si sono levati i fischi dal settore della curva nord, il resto dello stadio ha cercato di coprirli con un forte applauso. ”Sono persone che non hanno il senso del rispetto della vita umana. La verita’ e’ che queste persone devono smettere di fischiare”, ha commentato con amarezza il sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi.

Non e’ la prima volta che la curva del Livorno compie gesti eclatanti a sfondo politico. Fischi si alzarono anche in occasione del minuto di raccoglimento per le vittime di Nassiriya, nel 2003. Le Bal (Brigate Autonome Livornesi) non hanno mai nascosto la propria fede comunista, omaggiando Stalin nell’anniversario della morte, e esponendo striscioni contro i morti nelle Foibe, in occasione di un match contro la Triestina.