Governo, si stringono i tempi verso la fiducia

Si stringono i tempi in vista della fiducia al governo che dovrebbe essere votata alla Camera, mentre le opposizioni fanno i conti con l’idea di votare anche la mozione sull’informazione proposta da Fli. Da Palazzo Chigi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, assicura: “la situazione è tranquilla e sotto controllo”, “sappiano che la gente ci chiede di governare e di andare avanti”.

Per farlo occorre arrivare a 316 deputati e il ministro degli Esteri, Franco Frattini, rileva: “Avremmo i voti anche senza i finiani”, ma si è detto peraltro certo che “tutti” i parlamentari di “Futuro e libertà voteranno per le dichiarazioni del presidente del Consiglio, perché hanno garantito lealtà sulla sostanza”.

Dal Fli il capogruppo alla Camera, Italo Bocchino, sottolinea: “Ammettere, come ha fatto il ministro Alfano, l’esistenza di una ‘terza gamba’ guidata da Gianfranco Fini costituisce un passo avanti per il centrodestra e per la legislatura”. Dall’opposizione l’Idv con Donadi chiede che nessun parlamentare si abbassi al livello di una escort. Mentre nell’Udc le polemiche scatenate dalla prospettiva non accennano a placarsi. “Il premier – dice il segretario centrista, Lorenzo Cesa – ha scelto la scorciatoia di andare alla pesca dei deputati in altri partiti. Un ribaltino che è segno del degrado della politica”, ma Calogero Mannino, che non esclude la nascita di un nuovo partito filo-Cavaliere, accusa il leader Udc Casini di essere un “Berluschino” e un “giocoliere”.