Di Grigoli: “Sogno la coppa del Mondo”

CARACAS – Oggi nella località turca di Denizil si alzerà il sipario della finale della Coppa del Mondo di parapendio. L’evento ha un addittivo in più per la nostra collettività dato che parteciperà Joanna Di Grigoli, un’atleta italo-venezolana. Questa simpatica ragazza di origini siciliane ha tutte le carte in regola per realizzare il suo sogno, quello di vincere il mondiale. In questa stagione ha ottenuto importanti risultati nei cieli americani, europei ed asiatici. In vista di questo importante evento, l’abbiamo incontrata per raccontarci la sua esperienza.

Come nasce la tua passione per questo sport?


Quando ero piccola ho visto un deltaplano e così è nato l’amore verso questo sport. Dopo quella volta tutti i miei disegni e sogni erano dedicati al volo: uccelli, aerei, in poche parole tutto ciò che volava. Poi quando sono diventata più grande ho visto i parapendio e mi sono piaciuti tantissimo, anche perché è una forma molto independente di volare, dato che non c’è motore.

Quando hai fatto il tuo primo volo?


Il primo volo l’ho fatto all’età di 21 anni nella località del Jarillo.

Cosa ha detto la tua famiglia quando gli hai detto che volevi praticare questo sport?


Quando avevo 17 anni, ho detto a papà che volevo fare il corso di parapendio. Ma mia mamma si opponeva dicendomi: ‘Se vuoi fare quel corso, aspetta di compiere i 18 anni, lavora e con i tuoi soldi puoi fare quello che vuoi’. Quindi per volare ho dovuto aspettare fino ai 21 anni, quando ho racimolato la somma per pagare il corso.

Il parapendio, come tutti i mezzi volanti con o senza motore, necessita di una forza esterna per poter vincere la forza di resistenza e mantenere il moto. Durante la semplice planata in aria calma, l’ala perde quota scendendo su un piano inclinato e questo le permette di utilizzare una componente della forza peso, forza esterna appunto, come forza propulsiva in direzione uguale e contraria a quella della resistenza. Per poter prolungare il piacere del volo, il pilota deve imparare a sfruttare le correnti ascensionali presenti in natura, altrimenti è costretto a scendere solamente. Il volo nelle correnti ascensionali si divide in due tipi, a seconda dell’origine della corrente ascensionale stessa. Il volo in termica sfrutta le correnti ascensionali generate dal riscaldamento delle masse d’aria; il volo in dinamica utilizza invece le correnti ascensionali che si generano quando un vento meteorologico incontra un ostacolo opportunamente conformato.

Qual’è la preparazione fisica e mentale necessaria ad una gara?


Preparazione fisica non esiste. È utile però camminare perché in alcune gare ci tocca camminare con le attrezzature addosso e quindi è bene essere in una certa forma. Ma non devi essere un super atleta. Invece c’è una preparazione psicologica, dato che devi stare attenta in ogni moment. I colpi di vento possono cambiarti la direzione del parapendio e se sei distratta puoi perdere il controllo dell’apparecchio.

Cosa mangia un parapendista prima di una gara?


Il tema più delicato è quello dell’ingestione di liquidi, sopratutto per noi donne. Dato che in aria non possiamo andare al bagno, anche se si può usare un pannolino. Io cerco di idratarmi bene molte ore prima della gara dato che c’è uno sforzo fisico durante la prova, bisogna mangiare bene e non abusare di cibi strani che ti possano far male allo stomaco.

Qual’è la sensazione in volo?


E’ una sensazione bellissima. È una esperienza molto tranquilla e rilassante, è come se stessi seduta su una zattera e andassi lentamente sul fiume. Durante il volo gli unici rumori che senti sono il vento, la radio che ti mantiene in contatto con la terra e il ‘bip’ del navigatore. Ma basicamente senti il silenzio e vedi le bellezze della natura da una prospettiva che non tutti possono godere.

La parapendista italo-venezolana Joanna Di Grigoli nei giorni scorsi ha partecipato ad una gara in Corea del Sud, che le è servita come test in vista della finale della coppa del Mondo che si disputerà in Turchia. Il campionato prenderà il via il prossimo 21 settembre nella località ottomana di Denizil. L’atleta di origini siciliane è stata invitata dagli organizzatori a partecipare al ‘World Leisure Game’ nella città di Chuncheon, in Corea del Sud. A questa prova la sportiva è arrivata seconda, risultato ottimo in vista della kermesse irridata della prossima settimana. Le prove svolte in territorio asiatico erano valevoli per il ranking mondiale e per il campionato coreano. Nella stagione 2010, la Di Grigoli aveva già ottenuto una vittoria nel continente asiatico, in una gara disputata in Giappone.

Come ti prepari per la finale della Coppa del Mondo, quale sono le tue spettative?


Credo di essere in forma grazie a tutte le prove a cui ho partecipato negli ultimi tre mesi. Parto con l’intenzione di fare una buona prova, anche se non conosco il luogo dove si svolgerà la finale. Arriverò nella città turca due giorni prima della gara.

Quali sono le attrezzature che normalmente si usano in una gara di parapendio?


L’attrezzatura necessaria al volo è composta da un’ala (generalmente chiamata ‘vela’ dai parapendisti), alla quale è sospesa la selletta del pilota tramite due cavi funicolari. Il pilota controlla il volo tramite due comandi, i freni aerodinamici. Tutte le vele sono dotate di un dispositivo di accelerazione da controllare con i piedi, detto comunemente “pedalina” che, agendo in modo diversificato lungo il profilo alare, consente una migliore performance di velocità e efficienza a seconda della regolazione e comunque in base alle condizioni aerologiche (es. migliore “penetrazione” del profilo dell’ala rispetto all’aria nel caso in cui vi sia la necessità di avanzamento più rapido con vento contrario forte). Agendo sulla pedalina; comunemente chiamata Speed, si va a variare l’incidenza dell’ala. Tale variazione comporta un aumento della velocità. E’ obbligatorio per legge il paracadute d’emergenza, normalmente integrato alla selletta. Si tratta di un paracadute “a calotta” estraibile mediante una maniglia di estrazione. Poi la radio, il live trakking (viene usato nella coppa del mondo) ed il casco.

I principali pericoli che corre un atleta nel parapendio?


Nonostante il parapendio sia un mezzo relativamente sicuro, esistono alcuni pericoli. È comunque da tenere presente che tutti i pericoli vanno messi in relazione all’abilità del pilota: un pilota esperto può affrontare in relativa sicurezza situazioni che sono pericolose per un pilota inesperto. Esistono comunque condizioni pericolose a prescindere dall’abilità del pilota, che dipendono dai limiti fisici del mezzo. Ci sono le turbolenze, le linee telefoniche, le linee elettriche ad alta e bassa tensione, le teleferiche, possibili collisioni in volo con altri piloti. Per minimizzare questo rischio, esiste un regolamento che stabilisce le precedenze in volo, ma questo non elimina la necessità di una costante attenzione.

Parlami un po’ delle tue origini italiane?


Mio padre è originario della Sicilia, è di Palermo; mia madre è nata a Trinidad & Tobago.

Hai praticato questo sport in Italia?


Si, sono andata tre volte in Italia. La prima volta è stata nel 2006, dove ho partecipato all’Open sulle Dolomiti; la seconda volta è stato ad una gara vicino l’Aquila e quest’anno in una tappa della Coppa del Mondo, in Campania.

Il posto del mondo dove hai visto il paesaggio più mozzafiato?


Il panamericano del 2008, nella località di Castello, in Brasile, dove abbiamo volato per quattro giorni. Era un posto bellisimo: potevi ammirare le rocce di granito In quella competizione sono arrivata seconda.

C’è un rito scaramantico a cui tieni prima di ogni gara?


Ognuno ha i suoi riti. Io, appena mi viene consegnata la mappa del percorso, cerco di immaginarmelo virtualmente nella mia mente. E controllo che tutte le mie attrezature siano a posto.

Di Grigoli ha sorvolato nella sua carriera i cieli di Valle del Bravo, in Messico ed ha volato nelle vicinanze del Monte Fiji, in Giappone. Luoghi che sono considerati ‘le mecche’ del parapendio.

Il tuo sogno nel cassetto?


Una delle mie mete è effettuare un volo dal Mont Blanc. Durante l’estate gli appassionati di parapendio salgono sulla vetta con la teleferica e poi scendono sfruttando al meglio le correnti d’aria. Poi ci sarebbe una meta che poche persone al mondo hanno fatto: partire dal Mont Blanc ed atterrare sul monte nuovamente. E’ stato effettuato appena in un paio di occasioni, nel 2003 e nel 2009.

SCHEDA DELL’ATLETA


Nome: Joanna


Cognome: Di Grigoli


Data di nascita: 8 gennaio 1979


Luogo di Nascita: Caracas


Età: 31 anni


Altezza / Peso: 1.55 / 50 kg


Piatto preferito: il pabellón e la pasta


Musica preferita: la musica elettronica, el chilao, buddha bar


Palmares: Campionessa dell’Open sloveno del 2009, campionessa americana della Pwca 2009, 11ª nel mondiale del 2009, vice-campionessa panamericana del 2008, campionessa del mondiale XC Open Series 2008, campionessa nazionale 2003-2009, record nazionale di distanza 2003 e 2006, membro della nazionale ai mondiali 2005, 2007 e 2009.


Fioravante De Simone