Onu, Ban Ki-Moon: guerra alla povertà

Dopo tre giorni di lavori, il vertice dell’Onu sulla povertà si è chiuso con l’annuncio di uno stanziamento record. Circa 40 miliardi di dollari sono stati raccolti attraverso le donazioni di governi, singoli filantropi e associazioni. Nel dare l’annuncio, Ban Ki- Moon si è mostrato entusiasta. “Sappiamo cosa serve per salvare le vite di donne e bambini – ha sottolineato il segretario generale del Palazzo di Vetro – e sappiamo come le loro condizioni siano difficili, rispetto agli standard degli Obiettivi del Millennio. Oggi siamo testimoni del genere di leadership di cui abbiamo bisogno”.

L’obiettivo dell’Onu è salvare 16 milioni di vite umane entro il 2015. Per l’Italia, che vede a New York la presenza di Franco Frattini, resta fermo il traguardo di dimezzare la povertà entro il 2015, ma senza rimanere vincolati a esclusive logiche numeriche. Bisogna inoltre stare attenti non solo a quanto si dona ma all’utilizzo che viene fatto di questi fondi. Questo il leit-motiv dell’intervento che il ministro degli Esteri terrà all’assemblea ‘plenaria’ sugli Obiettivi del Millennio, a margine della 65esima Assemblea generale dell’Onu.

Secondo il titolare della Farnesina, in tempi di crisi economica, bisogna concentrarsi sull’efficacia degli aiuti dei paesi poveri, sul loro uso e sulla destinazione dei fondi, che dovrebbero essere condizionati al rispetto dei diritti umani. Con questo preambolo il ministro degli Esteri non si nasconde che a causa della crisi e delmacigno del nostro debito pubblico l’Italia non è riuscita a rispettare completamente gli impegni assunti. Anche se proprio nel 2010 si registrerà un passo avanti: rispetto al Pil la quota è salita dallo 0,16% allo 0,20%, pari a circa 3,5 miliardi di dollari. Sul tema del rispetto dei diritti umani Frattini nel suo intervento ribadirà l’impegno dell’Italia, Paese capofila, nella lotta allemutilazioni genitali femminili. Per questo il ministro ha anche copresieduto con l’omologo egiziano, Ahmed Abul Gheit, una riunione, a cui ha preso parte la collega delle Pari opportunità, Mara Carfagna, con i Paesi che condividono l’obiettivo di far approvare una risoluzione che metta al bando le mutilazioni genitali femminili. Il tutto sempre entro il 2015, facendone così un altro degli Obiettivi del Millennio.

Resta in piedi la propostachoc del presidente francese, Nicolas Sarkozy, per una mini-tassa sulle transazioni finanziare a livello globale per combattere la povertà. Scettico, il governo italiano: “Non siamo contrarima deve essere – ha sottolineato Frattini – un’iniziativa condivisa, non unilaterale che trovi il sostegno quantomeno dei Paesi del G20”.