Cosentino, l’Aula decide: no all’uso delle intercettazioni

ROMA – Con 308 voti la Camera, approvando la proposta della Giunta delle Autorizzazioni, ha detto no all’uso delle intercettazioni telefoniche che chiamano in causa Nicola Cosentino. I favorevoli sono stati 285, nessun astenuto. Il voto, su richiesta del Pdl, è stato segreto.


La seduta è iniziata questa mattina con l’intervento del relatore Nino Lo Presti.


– Le intercettazioni il cui utilizzo viene richiesto – spiega tra l’altro Lo Presti nella relazione – afferiscono a conversazioni avutesi tra Cosentino e altre persone fra il 2002 e il 2004. Si prendono dunque in considerazione elementi ormai molto risalenti nel tempo e la cui idoneità probatoria deve ritenersi in gran parte scemata. Si tratta di conversazioni il cui contenuto non conferisce profili di novità alle risultanze dell’esame che già è stato svolto a proposito della richiesta di arresto.


Diversa la posizione dei relatori di minoranza.


– Ricordo che questa stessa Giunta – ricorda Marilena Samperi del Pd – nella scorsa legislatura a larga maggioranza deliberò di concedere l’autorizzazione per le intercettazioni di Piero Fassino che non era indagato. Non dimentichiamo che in quel caso si trattava di fatti molto meno gravi rispetto a quelli che vengono oggi imputati al collega Cosentino. Peraltro, devo osservare che tutti i distinguo e le cautele mostrate per il caso dell’arresto oggi non hanno ragione di essere perché non si tratta di una misura privativa della libertà personale ma solo di acquisire al processo un legittimo atto istruttorio.


Per Federico Palomba, dell’Italia dei Valori, «decidere per il diniego screditerebbe la Camera agli occhi dell’opinione pubblica, esponendola al fondato rilievo di difesa corporativa ad ogni costo dei propri componenti».


Dopo le divisioni, che erano emerse nei giorni scorsi, la linea dettata ai finiani dal capogruppo Italo Bocchino è quella di dare un parere favorevole al voto di oggi. A quanto si apprende a margine dell’assemblea di Fli due sarebbero stati i deputati che hanno mostrato perplessità ma «si vota compatti», ha detto Fabio Granata che ha aggiunto: «Evidentemente ieri non parlavo a titolo personale».


No della Lega che contesta la posizione di Fli.


– Stupisce il cambio di rotta dei deputati di Futuro e libertà per l’Italia, che votarono no alla richiesta all’arresto di Nicola Cosentino, basata sulle stesse intercettazioni – ha affermato in Aula Rodolfo Paolini, annunciando il no della Lega all’utilizzo delle intercettazioni