Liberato in Venezuela l’imprenditore Giovanni Tomasi

VENEZIA – È stato liberato Giovanni Tomasi, l’imprenditore 83enne di origini italiane rapito da uomini armati quindici giorni fa nella sua tenuta nello Zulia.


Alla Farnesina precisano che Tomasi, originario di Tarzo, in provincia di Treviso, non era più cittadino italiano da tempo, avendo preso la cittadinanza venezolana. Questo però non ha impedito il prodigarsi del Ministero degli Esteri e dell’Unità di crisi e dell’Ambasciata d’Italia in Venezuela per la sua liberazione.
In Italia la notizia è stata diffusa dal presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, il quale era stato informato nel pomeriggio di ieri dal Ministro degli Esteri Franco Frattini.
– Ringrazio il ministro Frattini – ha commentato Zaia – per il costante contatto con il quale la Regione Veneto è stata tenuta informata dell’evolversi della vicenda e per la costruttiva collaborazione che ha contraddistinto i molti giorni di prigionia di Giovanni Tomasi.
Tomasi gestisce l’azienda agricola ‘El Mondregón’ nel settore Raya del municipio Baralt, nello Zulia, con la moglie Olga e le figlie Gabriella e Maria Teresa. I quattro rapitori, che secondo gli investigatori conoscevano bene le abitudini dell’ostaggio, lo sorpresero mentre, come sempre, si recava il mattino presto alla sua fattoria. Incappucciati e fortemente armati, sottomisero la vittima obbligandola ad entrare in una Chevrolet Chayenne bianca, poi abbandonata a mezzo chilometro dalla proprietà. Durante il sequestro, immobilizzarono anche la coppia incaricata di sorvegliare il recinto della tenuta e i suoi cinque figli. Pochi giorni dopo, la Guardia Nazionale trovò nei pressi della tenuta un fucile calibro 12.
La moglie di Tomasi, appena informata dei fatti, rese noto che il marito soffriva problemi al cuore ed era iperteso; pertanto attraverso i media implorò i rapitori di somministrargli giornalmente i farmaci necessari.
A settembre 2009 le statistiche registravano 53 sequestri nello stato Zulia. Quest’anno le vittime sono già 61.