Max Biaggi sul tetto del mondo

IMOLA – Quinto titolo Mondiale della carriera. E quarto con Aprilia. Max Biaggi scrive un’altra pagina di storia del motociclismo italiano andando a compiere un’impresa che nessun connazionale in passato aveva mai sfiorato. Un successo meritato quello del Corsaro che al quarto tentativo nel campionato delle derivate di serie ha fatto centro. Biaggi in questa stagione ha giocato la parte del cannibale, rinforzando a suon di vittorie una meritata prima posizione nella classifica piloti. Notevole soprattutto la costanza dell’alfiere dell’Aprilia, sempre a punti in tutte le venti manche disputate con ben nove vittorie: il suo peggior risultato è stato l’ottavo posto in gara-2 nel round inaugurale di Philipp Island.


Da incorniciare le quattro incredibili doppiette stagionali di cui due davanti ai propri tifosi: Portimao, Monza, Miller e Misano Adriatico. E il momento decisivo della stagione è stato proprio nella tappa statunitense di Salt Lake City: in quello che è stato lo sfortunato weekend di Carlos Checa, Leon Haslam ha abdicato cedendo lo scettro di leader del Mondiale proprio al romano che da lì ha iniziato la sua cavalcata vincente andando subito ad allungare in classifica e lasciando per strada pochissimi punti.