Un Super Cavani stende il Cesena

CESENA – Viaggiare fa bene a questo Napoli che, lontano dalle pressioni di casa, riserva la sua faccia migliore ancora una volta in trasferta. Forse è presto per chiedersi se esista un problema San Paolo, ma certo è che a Cesena come una settimana fa a Genova, una volta sotto, gli azzurri hanno saputo reagire e vincere da grande. A dare una grossa mano a Mazzarri, espulso per proteste, è stato Cavani: partito in panchina, gli è bastata poco più di mezz’ora per cambiare il match, sigillato con una doppietta di grande classe nel finale. Il piccolo Cesena, però, si era già arreso e l’impressione è che la benzina di inizio anno stia già finendo.


Forse preoccupato dalla poca corsa mostrata contro il Chievo, Mazzarri aveva rivoluzionato il suo assetto. Fuori, tutti in una volta, Cavani, Gargano, Maggio e Cannavaro: cioè l’asse portante della squadra. Ficcadenti, invece, aveva scelto di confermare gli stessi delle prime quattro partite e forse, col senno di poi, si comporterebbe in maniera diversa. Ne è uscito, infatti, un primo tempo di sterile supremazia napoletana: bloccati i rifornimenti per Giaccherini e Schelotto, isolato Bogdani e preso possesso del centrocampo con un sicuro Pazienza, il Napoli steccava però ogni volta che si avvicinava a Antonioli, bravo solo in un’occasione su Hamsik. Ancora troppo timido Sosa, così come troppo solo Lavezzi tra i centrali romagnoli.


In avvio di ripresa la svolta. Prima Zuniga ha sparato malamente addosso a Antonioli dopo una cavalcata sulla destra, poi, sull’azione successiva, l’ingenuità di Cribari che, nel tentativo di difendere una palla sulla linea di fondo, si è fatto ‘rapinare’ da Schelotto. Servizio comodo all’accorrente Parolo e primo gol in serie A del centrocampista, un 1-0 beffardo che ha fatto infuriare Mazzarri, convinto di un fallo sul suo difensore.

Qualche minuto per riprendersi, dentro Cavani e Gargano per gli spaesati Yebda e Sosa, e il Napoli ha preso comando del territorio: il tiro alto di Hamsik, la paratissima di Antonioli su Lavezzi e il clamoroso incrocio dei pali di Gargano sono stati il preludio al pari del ‘Pocho’ al 27’, imbeccato a centro area da Dossena, dopo un’ottima difesa della palla di Cavani. Poi al 35’ il rigore del vantaggio per una trattenuta su Zuniga di Lauro al limite dell’area: penalty generoso, trasformato da Hamsik. Lì il Cesena, senza più forze, si è fermato lasciando campo aperto al contropiede napoletano, concretizzato due volte da uno scatenato (e decisivo) Cavani: prima al 44’, servito dal solito Lavezzi, poi tre minuti dopo con uno splendido tiro a giro nel sette. Se averlo lasciato in panchina sia stato un rischio troppo grosso o, invece, la chiave per averlo al meglio, è l’unico dubbio che il Napoli si riporta a casa, insieme alla certezza che il grado di affidabilità dei nuovi acquisti è ancora scarso. Per il Cesena, invece, un secondo stop consecutivo che potrebbe minare la fiducia dell’ottimo inizio: senza gambe, i vari Nagatomo, Schelotto e Giaccherini, rivelazioni dell’avvio, faticano troppo. Ficcadenti dovrà necessariamente trovare qualche alternativa.

Morto l’ex presidente Lugaresi

CESENA – Il Cesena e il mondo del calcio piangono Edmeo Lugaresi, storico presidente della società romagnola dal 1980 al 2002. Lo storico patron, 82 anni, si è spento intorno alle 20 di domenica. Le sue condizioni di salute erano cattive da un paio di mesi. Il 17 settembre aveva anche subito un intervento chirurgico che sembrava avergli giovato, ma purtroppo il quadro clinico si è aggravato nelle ultime ore.


Edmeo Lugaresi era una figura storica del Cesena, di cui era ancora presidente onorario. Nei suoi ventidue anni di presidenza sono arrivate due promozioni in serie A, nel 1980/181 (al primo tentativo) e nel 1986/1987.