Una tripletta di Krasic stende il Cagliari

TORINO – La banda del buco bianconera aveva colpito di nuovo, concedendo il gol al Cagliari al primo ribaltamento di fronte, ma ci ha pensato superman Krasic a rimettere le cose a posto. Con la tripletta del serbo, eroe della serata, la Juventus torna a vincere, anche se non ha risolto i propri gravi problemi difensivi.


La squadra di Del Neri era scesa in campo con lo spirito giusto e due novità, Aquilani e finalmente una coppia di torri in attacco. Del Neri aveva ordinato di insistere ancora di più nel cercare le fasce e la squadra aveva recepito: infatti dopo un quarto d’ora di accerchiamento era arrivato il vantaggio con una zampata di Krasic, pronto a sfruttare di controbalzo dal limite una respinta della difesa ospite. Ma cinque minuti dopo, puntuale, ecco il film già visto, con il Cagliari che pareggia senza nemmeno sudare: crossa indisturbato Lazzari, Matri, altrettanto indisturbato, non si sporca nemmeno la scarpa tanto é facile la sua ribattuta. Naturalmente era la prima vera azione avversaria. Ma a questo punto la Juve ha sfoderato carattere e qualità, quasi fosse abituata alle disavventure: prima ci ha provato Amauri, in ritardo d’un soffio a tu per tu con il portiere. Poi Krasic si mette a produrre cross, ci prova anche due volte Aquilani da lontano e al 34’ anche la difesa ospite imita quella bianconera, quando su un cross telefonato di Pepe si addormenta e lascia sbucare Krasic a due passi da Agazzi: Juve di nuovo in vantaggio. I brividi non mancano, soprattutto quando la palla spiove in area e sembra seminare terrore; oppure quando a poco dal riposo Rinaudo cerca di azzoppare un avversario, ma per sua fortuna non lo prende, perché sarebbe stato il secondo giallo.


Però Iaquinta in chiusura di tempo si era liberato bene e aveva sparato da due metri su Agazzi, che aveva risposto con una prodezza. Ripresa: la Juve non vuole soffrire e cerca il tris, che trova già al 9’, quando ancora una volta la difesa isolana rimane imbambolata e dopo alcuni rimpalli, su corner di Pepe ci mette la zampata decisiva Bonucci. I bianconeri insistono e con Amauri spediscono fuori di poco di testa, ma il Cagliari è sempre pericoloso: Matri si mangia una occasione colossale al quarto d’ora. Ma ormai sono saltate le marcature e i bianconeri in contropiede sono devastanti con Krasic. E’ ancora lui che riprende su angolo, si inventa una serpentina e batte per la quarta volta Agazzi alla mezz’ora. Partita chiusa? No, perché la difesa bianconera riesce ancora a farsi sorprendere da un assist (stupendo, ma da 25 metri) di Lazzari, che spedisce in porta Matri. Finisce così e la Juve riempie la propria borraccia di morale, ma i problemi difensivi restano e non solo: a sinistra Pepe non azzecca un cross decente (anche perché è destro) e Amauri appare macchinoso e imballato, anche se generosissimo (nel finale, la sua uscita per infortunio alla caviglia destra lascia in 10 la Juve, che aveva già effettuato tre cambi).


Il Cagliari da squadra meno battuta (un solo gol subito), ne prende quattro in una volta sola: la difesa si è mostrata tutt’altro che impeccabile, ma soprattutto è mancata la reazione dopo il secondo gol bianconero. Con la Juve di questi tempi, gli isolani avrebbero avuto mezzi tecnici e atletici per fare soffrire molto di più l’avversario, anche se é innegabile che giochino un ottimo calcio. Nella Juve, Krasic gigantesco, discreti Melo e Aquilani, inguardabile la difesa, dove solo Chiellini si salva per generosità. Tra i sardi, un po’ sotto tono Cossu: Lazzari ha fatto le sue veci e Matri si conferma gran centravanti.