Prandelli, elogi a Totti: “Ma aspetto Balotelli”

“Totti ha dimostrato di avere nel tempo non solo qualità tecniche, ma anche grandissima personalità”, però rimane chiaro che “la nostra intenzione è quella di far crescere i ragazzi, e sono convinto che ne troveremo presto e di qualità”. Cesare Prandelli, commissario tecnico della Nazionale italiana di calcio, fa un complimento che sembra un assist al capitano della Roma, ma la realtà aldilà della carezze a ‘vecchi’ campioni come il romanista è che per l’azzurro guarda con più attenzione a giocatori giovani: e in quest’ottica pesa di più la preoccupazione per l’infortunio di Mario Balotelli.

“Mi manca perché ho proprio il desiderio e l’intenzione di provare un attacco di giocatori di levatura come la sua”, ha detto Prandelli a Firenze, interpellato dai giornalisti a margine della presentazione della nuova campagna pubblicitaria dell’Associazione Toscana tumori, di cui è testimonial: un impegno di solidarietà che per il ct dura dal 2008. Tuttavia non c’è alcuna speranza di avere Balotelli disponibile per le partite di qualificazione agli Europei del 2012 contro Irlanda del Nord e Serbia, l’8 e il 12 ottobre prossimi, e per averlo dovrà aspettare ancora: l’attaccante del Manchester City, che ieri è partito per Milano insieme al suo fisioterapista, ha infatti rivelato che per il suo rientro in squadra “ci vorranno dalle sei alle otto settimane”.

Nel frattempo, per una Nazionale che “sta piano piano crescendo”, il ct spiega che il monitoraggio del campionato è molto attento. Anche qui lo sguardo è rivolto agli emergenti: “Ogni domenica puoi trovare degli spunti – ha affermato Prandelli -, non possiamo convocare tutti, stiamo monitorando giocatori soprattutto nella fascia di età fra i 22 ed i 25 anni, per ovvi motivi”. Valutazioni ponderate, sottolinea il ct: “È chiaro che serve continuità per meritare una convocazione in Nazionale”.

Rimane viva l’ipotesi di Totti azzurro per un’amichevole con Cassano al suo fianco: l’ipotesi avanzata giorni addietro dallo stesso Prandelli, dopo la richiesta di Cassano (“ma ora non dite che lo voglio in nazionale, altrimenti metto in difficoltà il ct”, preciso il sampdoriano). “Sarebbe bello che due amici si potessero ritrovare su un campo da calcio”, dice Prandelli, affermando che sarebbe “da esempio per i ragazzini che verrebbero a vedere la partita”. Un tema, quello dei giovanissimi allo stadio, che gli sta molto a cuore: “Per riportare la gente allo stadio, lo ripeto da tanti anni, dovremmo coinvolgere di più le scuole ed i ragazzi: anche perché – ha concluso il ct azzurro – se riusciamo a trasmettere qualcosa di bello ai giovani, abbiamo un futuro”.