“Gli italiani non possono permettersi di essere razzisti: peccato che non si faccia tesoro della nostra storia”

“Vivendo in Italia per alcune settimane durante il periodo estivo ho avuto modo di ascoltare per strada, nei bar e su molti mezzi di trasporto pubblici i più svariati commenti sugli immigrati da parte di persone appartenenti ai vari ceti sociali, tra cui anche insegnanti della scuola dell’obbligo, quasi mai in modo positivo. Anche nei media della carta stampata, sia nazionali che locali, in occasione di fatti di cronaca, che vedevano coinvolti gli immigrati, ci si è lasciati andare in commenti e considerazioni analoghe in quelli di centrodestra ed in disquisizioni più sociologiche in quelli di matrice cattolica o di sinistra”. Lo dichiara il consigliere del Cgie e coordinatore Uim per l’Europa Dino Nardi.

“Come emigrato in Svizzera – spiega Nardi – sono stato anch’io oggetto di spiacevoli episodi xenofobi nei primi anni del mio soggiorno e, come operatore sociale, sono stato poi testimone di moltissimi casi di soprusi (non solo morali ma anche in materia socio-previdenziale e amministrativa) a danno dei nostri connazionali emigrati nella Confederazione, quando in questo Paese ‘emigrato’ era sinonimo di ‘italiano’ e viceversa e qualche locale pubblico appendeva sulla porta il cartello ‘Vietato l’ingresso ai cani e agli italiani’”.

E’ “un vero peccato che gli italiani, oggi, abbiano dimenticato, o addirittura i più giovani non conoscano affatto, quella che è stata la nostra storia e che, in certa misura, è anche attualità – sottolinea Nardi – visto e considerato che nel mondo abbiamo ancora circa quattro milioni di emigrati italiani e che ogni anno se ne vanno tuttora a lavorare all’estero più di cinquantamila connazionali. Ed è un vero peccato che non si faccia tesoro della nostra storia e della nostra esperienza di emigrazione per facilitare al massimo il processo di integrazione dei nostri immigrati che, in gran parte di loro, saranno presto i genitori di futuri cittadini italiani”. “L’italiano – conclude Nardi – può permettersi tutti i difetti di questo mondo tranne quello di essere razzista o xenofobo”.