Ecuador alle porte di un colpo di Stato

QUITO – Una semplice protesta della polizia si è trasformata in poche ore in una crisi politica ed istituzionale di proporzioni pericolose ed ha portato l’Ecuador alle porte di un colpo di Stato. La polizia, in queste ore, protesta contro l’approvazione di una nuova “Ley de Servicios Pùblicos”, provvedimento considerato lesivo in quanto priverebbe le forze dell’Ordine di importanti benefici soprattutto di carattere economico.


Alla protesta della polizia ha aderito anche parte dell’Esercito che ha preso il controllo dell’aeroporto Mariscal Sucre, il maggiore del paese, provocando l’interruzione dei voli commerciali nazionali ed internazionali.


Il presidente dell’Ecuador, Rafael Correa, ha cercato di mediare personalmente nel conflitto, recandosi alla caserma della polizia dove è iniziata la protesta. E’ stato accolto da urla, fischi e lancio di oggetti ed acqua. Il Capo dello Stato, che stando ad indiscrezioni si trova in uno degli Ospedali della capitale, ha assicurato che non ci saranno ripensamenti e che la nuova legge non verrà nè derogata nè modificata.


Il ministro degli Interni, Miguel Carvajal, ha assicurato oggi che la crisi, che pare si stia estendendo in tutto il paese, ha origine nella dissinformazione dei membri delle forze dell’Ordine e ha sottolineato che presto la calma tornerà a regnare nel Paese.