Lavoro, carriera off-limits per le donne italiane

ROMA – Carriera off limits per le donne in Italia: le dirigenti sono solo l’11,9% del totale, ultime in Europa, contro una media europea del 33%, e a superarci sono anche la Turchia con un 22,3% e la Grecia con un 14,6%. Anche il confronto con i paesi più avanzati e vicini ci vede largamente perdenti: in Francia le donne manager arrivano al 37,4%, nel Regno Unito al 34,9% e nella Germania al 29,3%. E’ quanto emerge da una ricerca di Manageritalia che mette in luce la scarsa partecipazione delle donne al lavoro e ancor più ai piani alti dell’economia.


Guardando alle donne nei Consigli di Amministrazione delle società quotate, poi, siamo al quart’ultimo posto con un misero 3,2% rispetto a una media dell’Europa a 27 dell’11,4% e alle vette superiori al 20% di Finlandia e Svezia e all’inarrivabile 42% della Norvegia. Anche a livello imprenditoriale le cose non vanno molto bene per l’Italia visto che le donne imprenditrici sono il 23,4%, contro una media Europea superiore al 33%.
– Sono dati che purtroppo non mi stupiscono più di tanto. Sono anni che parliamo di questo problema, che oggi, in un mercato così competitivo, diventa ancora più pressante – spiega la presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria, Federica Guidi, sottolineando che ”in questo momento, non dare la stessa disponibilità di tempi e orari può essere un limite, a volte anche autoimposto per esigenze familiari e per mancanza di strutture adeguate”. La risposta a questo problema passa per ”politiche conciliative: quelle che mancano in questo paese”. Servono ”supporti reali alle donne, e non parlo di asili sul posto di lavoro, ma di asili pubblici che abbiano tempi tali da consentire ad una donna di lavorare al pari degli uomini”.


Sul fronte nazionale, arrivano alcune sorprese: il Nord industrializzato è decisamente più indietro sul fronte imprenditoriale ‘rosa’. Non a caso Calabria (16,2%) e Lazio (16%) sono ai primi posti per donne dirigenti, mentre agli ultimi posti si trovano Trentino Alto Adige (6,8%), Abruzzo (6,6%) e Basilicata (6,3%). A livello nazionale le donne imprenditrici sono più al Sud (25,8%) e al Centro (23,9%) che al Nord, con il Nord Est in ultima posizione (20,9%). A livello regionale poi prevalgono Molise (30,6%) e Basilicata (28,1%), con Lombardia (20,5%), Trentino Alto Adige (20,3%) e Emilia e Romagna (20,2%) buone ultime.


Tra le città, poi, Napoli è al primo posto con il 26,1% di donne imprenditrici, mentre Milano è desolatamente ultima con un secco 20%. E spesso le città del Sud hanno un tasso di femminilizzazione imprenditoriale superiore a quelle del Nord. ‘
– Questa poca femminilizzazione dell’economia, soprattutto nelle sue posizioni apicali – lamenta Manageritalia – rischia di condannare il nostro Paese ad una continua perdita di opportunità di crescita. E’ infatti indubbio che se oggi le donne sono il 58% dei laureati, perdiamo in seguito tanti di questi talenti se le donne dirigenti sono solo il 12% nel settore privato, quelle imprenditrici solo il 23% e le donne nei consigli di amministrazione poche mosche bianche.