Scuola: sponsor in aula, 70 euro per banco e sedia

BARLETTA – Pubblicità a scuola per diminuire l’impegno finanziario a carico dell’ente. Lo ha deciso la neocostituita Provincia di Barletta, Andria e Trani che al costo di 69,80 euro (Iva esclusa) ha messo a disposizione di sponsor privati le suppellettili delle sue scuole. In cambio del denaro le aziende potranno pubblicizzare la propria attività su una placca sistemata sugli arredi. Il bando è stato pubblicato sul sito della Provincia e scade il prossimo 30 novembre.
– E’ una idea che abbiamo valutato dal punto di vista tecnico-giuridico e l’abbiamo ritenuta fattibile. Esistevano tutte le condizioni perchè questo potesse avvenire – Lo afferma l’assessore provinciale Bat all’Istruzione, Pompeo Camero, che ha avuto l’idea di cercare gli sponsor per le 53 scuole secondarie della provincia.

Camero è rappresentante della lista di centrodestra La Puglia prima di tutti.
– Ci è sembrato opportuno – spiega Camero – in una fase in cui stavamo valutando un po’ tutte le richieste che ci erano arrivate da parte dei dirigenti scolastici i quali, nel frattempo, avevano i nuovi dati relativi alle iscrizioni delle prime classi. Sono state queste a mandarci un po’ fuori programmazione. Così, ci siamo dovuti inventare qualcosa e attraverso il pubblico incanto siamo arrivati a definire il costo di banchi e sedie.

Riguardo alla fattibilità dell’iniziativa, Camero precisa che ‘’è una idea compatibile con la pubblica amministrazione in una visione moderna della stessa’’.
– Sicuramente non ci saranno controindicazioni. Piuttosto – insiste – non deve passare in secondo piano l’attenzione che noi tutti dobbiamo alla scuola. Dovremmo rimetterla al centro degli interessi della nostra società. La scuola non è un incidente di percorso per le famiglie e deve poterle coinvolgere in modo diretto. E quale occasione migliore di potersi sponsorizzare un banco? Ma in questa fase ci rivolgiamo alle aziende. Sono un padre anche io e spero di lasciare il segno alle nuove generazioni. Rispetto a loro – conclude – mi ritengo fortunato perchè mi sono collocato bene e ho avuto una scuola accettabile. Qui c’è il rischio serissimo che il piano dell’offerta formativa possa degradare proprio perchè i soldi sono sempre di meno in tutta la filiera della pubblica amministrazione, quindi nella pubblica istruzione.