Brasile, Rousseff negozia l’appoggio ecologista

SAN PAOLO – Marina Silva, personaggio chiave del prossimo ballottaggio presidenziale del 31 ottobre fra Dilma Rousseff e Josè Serra visto che ha ottenuto a sorpresa al primo turno 20 milioni di voti, ha accettato di incontrare la pupilla del presidente Luiz Inacio Lula da Silva per negoziare il proprio appoggio nella decisiva tornata del 31 ottobre. Lo ha annunciato ieri Josè Eduardo Dutra, il presidente del Pt (Partido dos Trabalhadores) di Lula e Dilma, dopo aver parlato con la leader ecologista.
– Marina ha accettato di sedersi a conversare con la Rousseff – ha affermato Dutra – Ora aspettiamo di sapere quando, in base ai suoi tempi.


La Rousseff, l’ex guerrigliera che ha mancato domenica il successo al primo turno, preannunciato erroneamente da tutti i sondaggi, ha ottenuto il 46,91% dei voti, Serra ha avuto il 32,61% dei suffragi mentre la Silva, del Partito Verde, ha registrato una pioggia di quasi 20 milioni di voti (pari al 19,33%). La astensione è stata del 18,1%. Frattanto la stessa Silva, ex ministro dell’ambiente del governo Lula, ha dichiarato che non starà ‘’nè a sinistra nè a destra dei partiti che di disputeranno il secondo turno, ma avanti’’ a loro; la verde ha sottolineato di rispettare allo stesso modo sia Lula sia il suo predecessore Fernando Henrique Cardoso.


Il partito di sinistra Pt e il Psdb (partito socialdemocratico brasiliano) di centro, alleato con la destra, sono i protagonisti con la Rousseff e Serra del ballottaggio. Ma Marina ha ricordato anche di essersi dimessa nel 2008 da ministra dell’Ambiente perchè in disaccordo con Lula nella visione dello sviluppo economico sostenuta dal governo, a suo avviso non sufficientemente sostenibile e che ha dato priorità a grandi opere infrastrutturali relegando a fanalino di coda la protezione dell’Amazzonia. L’anno seguente la Silva aveva lasciato il Pt per aderire ai Verdi.
– La mia posizione può essere di appoggio o non appoggio a qualsiasi contendente – ha detto la Silva -. Ma posso anche essere neutrale.


L’ambientalista ha aggiunto che potrebbe assumere una posizione differente da quella del Partito Verde che, attraverso alcuni suoi dirigenti, ha anticipato un proprio appoggio a Serra. Ad ogni modo il partito ambientalista ha fatto sapere che annuncerà la sua posizione definitiva sui due candidati alla vittoria finale entro 10 o 15 giorni, e che questo dipenderà dalla proposte sullo sviluppo sostenibile che faranno la Rousseff e Serra agli ecologisti.


Marina ha respinto a priori ‘’gli accordi pragmatici della vecchia politica’’, basati su favori e concessioni di incarichi di governo.
– In un partito come quello verde non si può immaginare, anche per la diversità dei suoi membri, un processo unanime – ha concluso Marina Silva -. Abbiamo le più svariate posizioni.


Gli organizzatori della campagna dell’oriundo calabrese Serra al ballottaggio sono intanto fiduciosi che l’influenza di Lula, che registra indici di popolarità dell’85%, diminuirà in questo secondo turno provocando una rivincita del ‘’tucano’’ sulla Rousseff.