Destro e Okaka trascinano gli azzurrini

RIETI – Il primo round se lo aggiudica l’Italia. Gli azzurrini di Pierluigi Casiraghi vincono la gara di andata dei playoff contro la Bielorussia e si preparano alla trasferta di Borisov (si gioca martedì) forti del 2-0 conquistato a Rieti. Una vittoria sofferta, ma meritata quella degli azzurrini che hanno trovato nei pari età bielorussi un avversario ostico.


Nella serata di Rieti, che ancora una volta accoglie l’Under 21 con entusiasmo e affetto, brillano i talenti azzurri. Il successo porta la firma di Mattia Destro e di Stefano Okaka, un gol per tempo e tanto gioco. Ma è anche la serata di Fabbrini e Schelotto e di Angelo Ogbonna, padrone incontrastato della difesa, di Davide Santon. Peccato per l’ingenuità di De Silvestri e di Schelotto che a Borisov non ci saranno: rimediano due ammonizioni in meno di un minuto, erano entrambi diffidati, e quindi salteranno il ritorno in Bielorussia.


L’Italia parte bene, Casiraghi si affida al 4-4-2. In difesa ritrova De Silvestri e Santon, affiancati da Ranocchia e Bolzoni mentre a centrocampo sulle fasce il compito di spingere è assegnato al Schelotto e Fabbrini. In attacco, al fianco di Okaka c’é Destro. La Bielorussia è avversario ostico, subisce la superiorità tecnica e territoriale degli azzurrini per una ventina di minuti. poi però viene fuori di prepotenza. Skavish, è un osso duro in attacco e crea più di un problema alla retroguardia azzurra, così come capitan Sivakov.
Il gol dell’Italia arriva nel momento in cui la Bielorussia esprime il suo calcio migliore. Una bella dose di fiducia per i ragazzi di Gigi Casiraghi che dimostrano tutto il loro valore nella gara di Rieti. Un chiaro messaggio al ct della Nazionale maggiore Cesare Prandelli che nei giorni scorsi aveva sottolineato la mancanza di talenti. Che invece, a vedere questa Under 21, il calcio italiano esprime, eccome.

A cominciare dal centrocampista dell’Empoli Diego Fabbrini, 20 anni, e tanta personalità in campo. E’ lui che ispira Destro, autore del gol dell’1-0 al 30’ del primo tempo. Per l’attaccante del Genoa (ma di proprietà dell’Inter) è la prima rete in azzurro.


L’Italia torna padrona del campo e macina gioco. La Bielorussia si affida ai suoi uomini più esperti, Sivakov in testa e crea più di un pericolo per gli azzurri. Gli azzurrini però salgono in cattedra. Fabbrini crea scompiglio, Okaka e destro si rendono pericolosi.


La ripresa si apre nel segno della Bielorussia che cerca il gol del pareggio. All’8’ Casiraghi sostituisce Destro, che era reduce da un infortunio con Marrone. Ma la musica non cambia e dopo poco (al 16’) arriva il raddoppio a firma di Okaka bravo a deviare di testa un cross di Schelotto a cui fa velo il solito Fabbrini. La Bielorussia non si arrende, cerca il gol che potrebbe riaprire il discorso qualificazione ma senza fortuna: ci prova su punizione Sivakov al 33’ ma la conclusione è imbarazzante. L’Italia approfitta degli spazi e si rende pericolosa con Marrone (34), Santon (35’) e Schelotto. Poi il brivido in pieno recupero quando al 47’ Niakhaickyk su punizione sfiora il palo. Se chi ben comincia è a metà dell’opera, Casiraghi può dirsi soddisfatto: la Danimarca è un po’ più vicina.