Ahmadinejad acclamato in Libano E oggi va al confine con Israele

Il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad è giunto ieri in visita in Libano, dove già all’ uscita dall’aeroporto gli è stata tributata con riso e fiori una accoglienza da eroe da diverse migliaia di persone, radunate sin dalle prime ore del giorno dal movimento sciita Hezbollah. Ad attenderlo ai piedi della scaletta dell’aereo Ahmadinejad ha trovato alcuni ministri e il presidente del Parlamento, lo sciita Nabih Berri. Dopo una breve cerimonia di saluto, si è quindi avviato tra due ali di folla verso il palazzo presidenziale di Baabda, alle porte di Beirut, percorrendo sporto dal tettuccio dell’auto i pochi chilometri del tragitto, addobbati con centinaia di bandiere iraniane e libanesi.

Al palazzo di Baabda, dove ad attenderlo ha trovato anche il premier libanese Saad Hariri, ha quindi avuto un primo colloquio con il presidente Michel Suleiman, incentrato sui 14 accordi bilaterali di carattere economico-commerciale che saranno firmati nel corso della visita. Si tratta di un ‘pacchetto’ dal valore totale di 450 milioni di dollari, che prevedono anche la costruzione di una raffineria di petrolio in Libano, e la fornitura a Beirut di gas naturale. Il programma della visita rimane riservato.

Ieri pomeriggio il presidente iraniano ha presenziato a una manifestazione popolare organizzata dal movimento Hezbollah in uno stadio alla periferia Sud della capitale. Oggi il presidente iraniano riceverà dall’Università pubblica libanese una laurea Honoris causa in Scienze politiche e quindi sarà a pranzo con il premier Saad Hariri. Nel pomeriggio inizierà poi la parte più delicata della visita, quando il presidente iraniano si recherà nel sud del Paese, a Bint Jbeil, a ridosso della Linea Blu di demarcazione con Israele, e in altre località della regione, per inaugurare dei centri sociali costruiti con fondi iraniani sulle rovine dei bombardamenti israeliani della guerra del 2006.