Berlusconi, “Operazione Antigua”: le ville e quegli affari off-shore

ROMA – Proseguono all’indomani della prima puntata di Report le polemiche, dall’inchiesta firmata da Paolo Mondani sulle presunte speculazioni di Silvio Berlusconi tramite società off shore nell’isola caraibica di Antigua. Un clamore che ha fatto bene alla trasmissione che ha avuto un boom di ascolti con quasi 5 milioni di telespettatori sintonizzati.


In sintesi, la storia è questa: Antigua è un paradiso fiscale nel quale è sorto di recente un imponente e lussuoso complesso di ville che Report sostiene sia di proprietà di Silvio Berlusconi. La società che lo ha costruito si chiama Flat Point Development. Al catasto di Antigua risulta che Berlusconi ha comprato terreni dalla stessa Flat Point, ma a un prezzo molto basso: e si sospetta che li abbia venduti direttamente il governo di Antigua. I proprietari della società sono ignoti, ma si arriva comunque ai suoi collegamenti con Banca Arner. Una banca commissariata per mancato rispetto delle norme sul riciclaggio, di cui Report aveva parlato l’anno scorso. Dall’inchiesta della Banca d’Italia verranno fuori alcuni conti di Banca Arner dei quali sarà impossibile conoscere i beneficiari. Tra questi c’è proprio quello della Flat Point, che usa la banca per far girare soldi da e verso Antigua. A Banca Arner ha un conto corrente pure Silvio Berlusconi, che versa 22 milioni di euro alla società Flat Point. I legali di Berlusconi dicono che sono i soldi per l’acquisto delle ville, ma è una cifra che non coincide con i contratti depositato presso Banca Arner.


“Ho visto puntata e l’ho trovata francamente odiosa. Si facevano supposizioni basate non su fatti, facendo riferimenti e accostamenti che non ho condiviso”, afferma il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani. “Non mi è piaciuto come programma giornalistico – aggiunge – Report ha fatto eccellenti programmi, io stesso ho avuto uno scontro durissimo con loro, ma ho dato atto a Report di avere fatto una buona informazione. Però ieri sera a mio avviso hanno sbagliato in un eccesso di anti berlusconismo e hanno fatto un prodotto giornalistico inefficace”.


Di segno opposto la reazione del finiano Fabio Granata: “Mi aspetto un’inchiesta accurata del Giornale, di Libero e del Tg1 su tutte le ville di Antigua del premier, cucine comprese…”. Per l’esponente di Fli ‘’questa storia delle ville di Antigua ripropone ancora una volta il nodo irrisolto del conflitto di interessi di Berlusconi: come fa – aggiunge Granata – a presentarsi come garante della tracciabilità dei capitali un presidente del Consiglio che è al centro di una rete gigantesca di affari?”.


Intanto un’interpellanza è stata presentata dal gruppo IdV della Camera a firma di Antonio Di Pietro . ‘’Il presidente del Consiglio venga in Aula alla Camera e spieghi al Paese e al Parlamento in diretta televisiva la sua posizione sugli investimenti immobiliari nell’isola di Antigua’’, dice Di Pietro. ‘’Tra l’altro – si legge ancora nel testo dell’interpellanza – Berlusconi è a conoscenza di quanto è emerso dall’inchiesta di ‘Report’, ossia che da più di un anno la Banca Arner è oggetto di accertamenti da parte della Banca d’Italia per gravi irregolarità a causa di carenze e violazioni in materia di contrasto del riciclaggio?’’.


“Sì, Berlusconi dovrebbe spiegare”, osserva Massimo D’Alema. “La cosa migliore – aggiunge nel corso della puntata di Otto e mezzo su La7 – sarebbe che se ne andasse da presidente del Consiglio, un compito che non è in grado di svolgere e che è palesemente incompatibile con questa pluralità di interessi, di investimenti, di società, di paradisi fiscali”.


Diversa la posizione del leader Udc Pier Ferdinando Casini: “Non l’ho mai chiesto per Fini e non lo chiedo per Berlusconi”. “Ritengo – aggiunge – che la libera stampa non debba subire censure”. E “’Report’ è un programma giornalistico che apprezzo”.


Parla di ‘’speculazione politica’’ il legale del presidente del Consiglio Niccolò Ghedini. “Le dichiarazioni del dr. Postizzi proprietario della Flat Point e dei terreni di Antigua chiudono definitivamente ogni speculazione politica sulla vicenda e dimostrano la totale infondatezza delle notizie di stampa e del contenuto di ‘Report’. Era sufficiente quindi un modesto approfondimento per evitare l’ennesima campagna diffamatoria contro il presidente Berlusconi”. Banca Arner, da parte sua, ritiene che “le notizie diffuse dai media sulla propria attività non corrispondano ai fatti, ampiamente accertati e documentati nelle sedi competenti, e siano state presentate in modo ingannevole. Ritiene inoltre che tale modo di fare informazione leda ingiustamente la reputazione dei suoi professionisti danneggiandone gravemente il lavoro fondato sulla fiducia dei clienti”.